La Corte di Cassazione ha confermato e reso definitiva la condanna a 23 anni di reclusione di Sabrina Marziano, accusata di aver concorso nell’omicidio del marito Ernesto Cosimo Ienco, assassinato a Riace il 25 ottobre del 2015. Per il medesimo delitto a fine gennaio i giudici romani hanno confermato la condanna a 16 anni di carcere per Agostino Micelotta, amante della Marziano, giudicato con il rito abbreviato. Il movente che ha portato all’omicidio dell’allora 31enne Ienco secondo i giudici della Corte di assise di appello di Reggio Calabria, che ha giudicato la 35enne Marziano, è stato rintracciato nel «contenuto dei messaggi whatsapp intercorsi tra Sabrina Marziano ed Agostino Micelotta» che, come si legge nelle motivazioni, «danno conto in modo ampio e completo non soltanto della fortissima avversione che la donna e l’amante nutrivano nei confronti della vittima, ma anche dell’aspirazione di costruirsi una vita insieme». La Cassazione ha confermato la sentenza dei giudici reggini rigettando il ricorso presentato e discusso in difesa della 35enne imputata dagli avvocati Nunzio Raimondi, Armando Veneto e Clara Veneto.
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