Oltre 40 sbarchi, centinaia di migranti sbarcati nella Locride ed il Porto delle Grazie di Roccella che si appresta a diventare non solo presidio storico della Bandiera Blu, ma anche centro di raccolta e punto di arrivo per i migranti provenienti dal Nord Africa e dalla Turchia. Dopo i numerosi appelli del sindaco di Roccella Vittorio Zito, le istituzioni hanno dato una prima risposta: la Croce Rossa nazionale si e’ messa in moto fornendo il materiale per la costruzione di una tensostruttura all’interno del Porto che potrà accogliere fino a 150 migranti. Una strutttura che avrebbe già dovuto essere pronta se solo il maltempo non avesse bloccato i lavori in corso con il vento e la pioggia che stanno imperversando anche in questi minuti sullo scalo roccellese. Attualmente sono 38 i migranti presenti all’interno del centro di accoglienza dei migranti di Roccella. Una struttura fatiscente non più in grado di assolvere ai compiti di accoglienza e primo soccorso. Da qui la necessità di costruire la tensostruttura.
Prosegue l’opera della Croce Rossa sul posto guidata da Concettina Gioffre’, presidente della C.R.I. Riviera dei Gelsomini: “Rispetto all’anno scorso e’ raddoppiato il numero di sbarchi e di arrivi qui al Porto di Roccella. Noi ci siamo e siamo sempre pronti all’accoglienza di uomini, donne e bambini. Nei volti di queste persone abbiamo visto i segni della detenzione libica, delle condizioni precarie in cui viaggiano. Abbiamo visti i volti di gente che viene qui perché vuole studiare, di raggiungere altri paesi e fuggire dalle guerre. Con l’istituzione della tensostruttura proviamo a fornire uno strumento più incisivo come prima accoglienza in attesa che i migranti vengano poi trasferiti in altre strutture o nella nave quarantena”.
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