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Reggio, tutte le strade portano a Gambarie

Oltre la Gallico-Gambarie ci sono tante arterie dimenticate che, se “curate”, possono evitare lo spopolamento della montagna reggina

Nell’attesa che la strada Gallico-Gambarie tra qualche anno da sogno si trasformi in realtà, bisogna convivere con una realtà fatta di una viabilità obsoleta che collega la città con Gambarie. Una viabilità che attraversa i tanti territori che fanno parte del Comune di Reggio che da anni attendono di essere valorizzati, di divenire parte integrante di uno sviluppo culturale turistico. «Dopo l’uscita di scena della strada a scorrimento veloce Via Lia-Vito-Ortì, spero che la politica faccia marcia indietro su questa scelta, che avrebbe favorito anche altre frazioni come Arasi e Straorino che oggi si ritrovano un’unica strada di collegamento alla città con un fondo stradale pieno di numerosi dislivelli, dossi, avvallamenti e buche determinati sia dall’usura che dalle intemperie, ma soprattutto dall’assenza di manutenzione». Lo sostiene Peppe Pinto (Udc) che rilancia: «Le strade disastrate sono un brutto biglietto da visita per i turisti. Lo stato di degrado in cui versa la strada provinciale interessa i centri abitati dal quartiere Condera fino al Bivio di Orti. Una strada transitata da mezzi pesanti, dal servizio pubblico Atam, che viene percorsa ogni giorno da tanti nostri concittadini residenti nei vari quartieri collinari, nonché da tanti amanti della montagna che salgono a Gambarie per trascorrere ore di relax all’aria pura».

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