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Reggio Calabria, vittoria sul campo: al Rione Marconi si comincia a giocare

Settimana d’animazione, giochi e laboratori di cittadinanza attiva. Bambini, ragazzi, famiglie e volontari sistemano il campo abbandonato. Ora si può finalmente giocare!

Una settimana intensa (11/15 Luglio) tra giochi, laboratori e tanta partecipazione. Il Rione Marconi, area spesso abbandonata, poco custodita e ostaggio del degrado a Reggio Calabria, è diventato una palestra a cielo aperto dove bambini, ragazzini e giovani adolescenti hanno scelto di giocare, impegnarsi e incontrarsi. L’unico spazio gioco, campetto abbandonato e distrutto, in pochi giorni è diventato un’area gioco dove sperimentarsi in varie discipline e laboratori e dove poter vivere una dimensione di “squadra e di comunità”. In piazza e nel campetto anche tante famiglie, testimonianza di una non scontata disponibilità a stare dentro questo nuovo percorso educativo.

L’attività “Play: Scendi a Giocare con Noi”, promossa ormai da diverso tempo dal Csi Reggio Calabria, è stata accolta e promossa dai ragazzi e animatori dalla Parrocchia San Giorgio Extra, dall’Azione Cattolica Maddalena Franda, dall’Associazione Extra e dal gruppo Agesci parrocchiale. Tanti animatori in campo con un unico obiettivo: promuovere benessere e partecipazione attraverso il gioco. Un altro obiettivo, inoltre, è stato quello di sistemare il campetto di calcio a 5, unico spazio gioco del territorio e da tempo abbandonato e non utilizzato perché semi distrutto. Gli animatori del Csi, guidati da Piero Suraci, hanno provato a simulare pomeriggi di straordinaria normalità per i piccoli di questo fragile territorio: gioco, collaborazione, merenda, risate e anche un grandissimo e significativo “cerchio” finale a chiudere la giornata, aperta sempre dalle belle e intense parole e dalla testimonianza del vice parroco don Michele D’Agostino, presente ogni pomeriggio a guidare le attività. Nello stile innovativo dell’animazione del percorso #Play, metodologia sperimentata dal Csi Reggio Calabria in questi anni, il cerchio rappresenta lo spazio per ascoltare, dialogare e rafforzare un legame che genera comunità, anche e soprattutto attraverso lo sport ed il gioco. Proprio il cerchio è stata la premessa per arrivare alla giornata di ieri, ultima tappa della settimana d’animazione avviata lunedì 11 luglio. Un ultimo laboratorio che ha restituito, ai ragazzi e alle famiglie, il campetto tanto atteso. Hanno lavorato, all’interno del laboratorio, proprio tutti. Bambini che con i volontari realizzavano e ripristinavano le linee del campo, adulti e adolescenti che montavano le porte da calcio, appena arrivate, e tante ragazzine a ballare e fare festa. Un gioco di squadra che, in poco tempo e con grandissime idee e coraggio, ha restituito a questo territorio lo spazio per giocare e incontrarsi. Il diritto al gioco è stato finalmente affermato! La vittoria sul campo è arrivata! Certe partite, vanno assolutamente giocate.

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