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Dalle ’ndrine allo Stato, triste record del Reggino

Numeri impressionanti di beni confiscati nei piccoli centri dell’area metropolitana. A Santo Stefano in Aspromonte sono 207 ed è il il secondo comune d’Italia dietro a uno del Messinese

Sono 134 i Comuni calabresi coinvolti nel processo si assegnazione dei beni sequestrati e confiscati, molti sono nel Reggino e Reggio in particolare sono ai primi posti per numero di immobili destinati. Se il capoluogo della Città metropolitana è secondo in Italia con 366 beni ottenuti ci sono tanti altri centri che hanno ricevuto analoghi beni.
L’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nel suo report ha inserito i primi 46 Comuni Italiani sotto i 5mila abitanti residenti e ben 13 sono nell’area metropolitana reggina: a Candidoni sono pari a un immobile ogni 19,45 abitanti, 53 a Giffone, 14 a San Procopio ma con una densità abitativa bassa, 50 a Sinopoli, a Riace 27, 39 a Molochio, 40 a Seminara, 13 a Fiumara, 27 a Varapodio, 12 a Stignano, 27 ad Africo e 10 a Santo Stefano d’Aspromonte con un rapporto record tra beni confiscati e numero di residenti a 124,70.
Il risultato offre una disamina di quella che è la realtà territoriale reggina sul fronte della presenza di immobili sottratti alla criminalità organizzata che di fatto viaggia lungo l’asse della montagna e dell’entroterra dalla Piana alla Locride e fino al capoluogo.

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