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Alle 10.19 l'alert sui cellulari a Messina e Reggio: è scattata "Sisma dello Stretto 2022" FOTO

Ha preso il via alle 10.19 con l'alert sui telefonini a Messina e Reggio "Sisma dello Stretto 2022", l'esercitazione voluta per verificare il modello di intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico e testare il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretto alla popolazione. Sono, infatti, questi alcuni obiettivi dell’esercitazione nazionale "Sisma dello Stretto 2022" al via da oggi e fino al 6 novembre nelle province di Reggio Calabria e Messina.

Lo scenario prevede la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 verosimilmente capace di innescare effetti ambientali a terra, come frane e liquefazioni, e fenomeni di maremoto che potenzialmente interesserebbero numerose località costiere, tra cui il comune di Reggio Calabria.

Nell’ambito dell’esercitazione, oggi è stato testato il sistema di allarme pubblico IT-alert per l’informazione dei cittadini attraverso la tecnologia cell broadcast, attualmente in fase di sperimentazione. Nello specifico, i telefoni cellulari di coloro che si trovano nelle aree potenzialmente coinvolte dall’onda di maremoto hanno ricevuto, alle ore 10.19, un messaggio di test, introdotto dal disclaimer “ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE”, accompagnato da una suoneria dedicata.

Seguirà un secondo messaggio con l’avviso della conclusione del test. Per approfondire le caratteristiche e il funzionamento di IT-alert è possibile consultare il sito http://www.it-alert.it/.

L'intervista a Salvatore Cantale - coordinatore Usar vvf. Gruppo specializzato nel recupero di persone intrappolate nelle macerie

Allestimento del campo mezzi e popolazione al PalaRescifina

Al PalaRescifina è partito dopo il lancio dell’alert alla popolazione anche l’allestimento del campo di ammassamento mezzi e popolazione. Da ogni parte della provincia e della regione stanno giungendo le colonne mobili che, nello scenario del sisma simulato stamattina, dovranno dare supporto agli aiuti immediati.

Simulazione VV.FF all'Ex Margherita

L’avvio delle attività di recupero delle persone rimaste prigioniera delle macerie all’interno dell’ex Ospedale Margherita con la simulazione dell’arrivo di un modulo usar da Palermo specializzato in questo tipo di operazioni.

La mostra a Reggio Calabria

Come nascono i terremoti? Come si misura la loro forza e come si misurava in passato? Quali tecnologie abbiamo a disposizione oggi per rendere più sicure le nostre abitazioni? Cosa avviene all’interno di un edificio comune quando arriva il terremoto? E cosa bisogna fare o evitare di fare durante una scossa? Domande a cui tutta la cittadinanza potrà avere risposte attraverso la mostra (con tanto di simulatori) allestita all’interno della grande tensostruttura della Protezione Civile presso il lungomare di Reggio Calabria, nelle adiacenze della Stazione Lido, attività che rientra nell’ambito dell’esercitazione nazionale sulla gestione dei terremoti, al via domani in tutta l'Area dello Stretto. La mostra itinerante "Terremoti d’Italia", realizzata dal Dipartimento di Protezione Civile, è stata inaugurata alle 10.00 con tanto di taglio del nastro e prima visita guidata che fungerà da apripista per tutte le scolaresche e per ogni cittadino interessato.

Giampilieri senza luce

Nell’ambito dell’esercitazione nazionale di protezione civile “SISMA DELLO STRETTO 2022”, è prevista, inoltre, dalle ore 17 di oggi sino alle 22, un’attività esercitativa da parte dei vigili del Fuoco con simulazione di un soccorso nel villaggio di Giampilieri e della relativa ricerca di persone disperse con unità cinofile e altri mezzi. “Al fine di non creare allarmismi ed eventuali disagi, si informa la popolazione – spiega l’Assessore alla Protezione Civile del comune di Messina Massimiliano Minutoli – che negli orari concordati si registrerà il distacco della pubblica illuminazione nella parte alta del villaggio di Giampilieri, dove si trova il canalone sopra piazza Pozzo, interessata dall’esercitazione. Il resto del villaggio invece non sarà coinvolto e ognuno potrà proseguire le proprie attività con normalità. Si invitano infine i cittadini non interessati dalle prove a non invadere il campo perimetrato dall’esercitazione attorno alla quale vigeranno i divieti di sosta per consentire il parcheggio dei mezzi impiegati per lo svolgimento dell’evento”.

La simulazione in provincia di Messina (di Maria Caterina Calogero)

L'esercitazione di Protezione civile Exe in caso di maremoto o eventi sismici sta interessando anche i Comuni di Villafranca Tirrena, Saponara, Rometta e Spadafora. Sono diverse le attività al momento svolte. Dall'allestimento degli scenari, all'attivazione dei Coc, alle simulazioni effettive. E quindi, nello specifico l'allestimento del campo a Rometta (il Filari) e a Villafranca Tirrena (il Fagnani), assistenza delle funzioni di supporto, coordinamento volontariato, postazione ambulanza, assistenza sanitaria e molto altro. A Villafranca è stato allestito un campo base composto da 29 tende per 180 sfollati, con 2 tende mensa, postazione medica con personale e attrezzature varie. Le attività proseguiranno oggi e domani fino a domenica. Tutti i sindaci sono al momento operativi insieme alle associazioni di Protezione civile e al personale preposto.

Anche la costa jonica è coinvolta da oggi nell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022’’ (di Andrea Rifatto)

Direttamente interessati dalla macchina del soccorso messa in campo dalla Protezione civile siciliana nove comuni del comprensorio, tra Scaletta Zanclea e Letojanni, con quattro aree di influenza che ospitano tre aree di ammassamento a Letojanni, Roccalumera e Alì Terme. In campo 7 colonne mobili, 580 volontari, 145 mezzi e 97 tende: a Roccalumera (presidio con Furci Siculo e Nizza di Sicilia) l’area è stata allestita nel campo sportivo con 2 colonne, 200 volontari, 50 mezzi e 33 tende, gestita dalla Protezione civile di Catania; l’impianto da calcio di Alì Terme (con Alì e Fiumedinisi) ospita 2 colonne della Protezione civile di Siracusa, 120 volontari, 30 mezzi e 20 tende, mentre a Letojanni ha sede il campo base allestito dalla Protezione civile di Ragusa, nel campo da calcio destinato anche ad area di emergenza dal Dipartimento regionale, con 2 colonne, 160 volontari, 40 mezzi e 27 tende. Le attività sono iniziate oggi con prove di evacuazione nelle scuole e la simulazione del terremoto, anche se non tutti hanno ricevuto il messaggio IT-alert. Le attività proseguiranno con altre simulazioni fino a domenica. Nei municipi sono stati attivati dai sindaci i Centri operativi comunali di Protezione civile.

Partecipa anche il ministero della Cultura

Il Ministero della Cultura partecipa all’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022”, l’esercitazione sui rischi sismici e sul maremoto che si svolge in Calabria e Sicilia dal 4 al 6 novembre. Reggio Calabria sarà protagonista dell’esercitazione che ha l’obiettivo di testare la risposta operativa del Servizio Nazionale della protezione civile a un evento sismico in un’area a elevata pericolosità e sono numerose le componenti e le strutture operative che partecipano al test. L’evento storico di riferimento per lo scenario esercitativo è il terremoto che il 16 gennaio 1975, con epicentro nell’entroterra di Reggio Calabria, ha colpito l’area dello Stretto. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da ML=4.7 a ML= 6), capace di provocare anche frane ed eventi di maremoto. 37 i Comuni interessati dell'area metropolitana di Reggio Calabria e 13 quelli della costa siciliana, che potrebbero subire danni a seguito dell'evento. L'esercitazione generale che avrà inizio venerdì 4 novembre, giorno in cui si verificherà l'evento sismico e in cui si attiveranno i centri di coordinamento locale e nazionale, prevede attività che si svolgeranno in contemporanea su entrambe le sponde dello Stretto: assistenza alla popolazione, soccorso tecnico, gestione dei servizi essenziali e salvaguardia dei beni culturali. In questo contesto si inserisce la fase di messa in sicurezza e salvaguardia dei beni culturali organizzata dal Ministero della Cultura che con il Segretariato Regionale del MiC per la Calabria attiverà l'Unità di crisi di coordinamento regionale per la Calabria. Gli scenari previsti nella città di Reggio Calabria per tutta la mattinata del 5 novembre sono il Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria e la Cattedrale in cui interverranno quattro squadre formate da funzionari del Ministero della Cultura: architetti, restauratori, archeologi, storici dell'arte e archivisti, da funzionari dei Vigili del Fuoco, del Nucleo Tutela dei Carabinieri di Cosenza e da volontari di associazioni di protezione civile. Le squadre si recheranno all'interno della Basilica e del Museo e si occuperanno del recupero e della messa in sicurezza di riproduzioni di diverse tipologie di opere d'arte. Per ogni riproduzione recuperata saranno effettuate le delicate operazioni di imballaggio e di schedatura. Le attività compiute in questa fase saranno documentate attraverso rilievi fotografici e compilazione di schede per la salvaguardia dei beni mobili contenenti l’elenco di tutti i beni recuperati, l’indicazione dell’immobile di originaria collocazione e quella del luogo di ricovero. I dati contenuti nelle schede implementano i sistemi informativi gestiti dal Ministero della Cultura. Al termine di queste operazioni le riproduzioni verranno trasportate presso un deposito per beni culturali mobili recuperati a seguito di eventi calamitosi.
L'esercitazione è la parte finale di un lungo percorso di condivisione di obiettivi e di intenti del programma nazionale di soccorso per il rischio sismico.

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