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Omicidio a Gioia Tauro, 50enne ucciso in un agguato al distributore sulla Statale 18

Un venerdì 13 “nero” quello appena trascorso per Gioia Tauro nelle cui strade, dopo anni di “pax”, torna a scorrere il sangue dei morti ammazzati.
A cadere sotto i colpi di pistola un uomo di 50 anni, Massimo Lo Prete, conosciuto con il soprannome di “mangiapanini”, in seguito ad un agguato compiuto poco prima delle 23, all’interno del distributore di carburanti Q8, lungo la strada statale 18, in una zona molto trafficata e, almeno apparentemente, coperta da telecamere di videosorveglianza.

La vittima, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro intervenuti sul posto, si era fermata nel distributore per fare benzina a bordo della propria Fiat Panda di colore grigio, quando qualcuno gli ha sparato colpi d’arma da fuoco, probabilmente una pistola.

La vettura con all’interno il corpo della vittima con il busto ancora poggiato sul sedile e la testa riversa in avanti è stata trovata ferma proprio all’interno della pompa di benzina che fino a qualche anno addietro era gestita da Girolamo Piromalli, alias “Mommino”, nipote del mammasantissima Pino Piromalli, arrestato nel 2021 nell’operazione “Geolja”.

Lo Prete, che era già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti ed era da poco tornato in libertà, in passato ha gestito un’attività di autonoleggio.

Sul posto i militari del Gruppo di Gioia Tauro, diretto dal tenente colonnello Gianluca Migliozzi, con in testa il comandante della Compagnia capitano Andrea Barbieri. I carabinieri stanno adesso cercando di recuperare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e anche all’interno del distributore.

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