La questione è antica e ormai argomento tipico del dibattito sul mancato sviluppo del territorio. Le criticità del sistema viario nella Piana di Gioia Tauro periodicamente tornano d’attualità tra cittadini, politica, associazioni, in un’altalena di lamentele e auspici che, purtroppo, non ha ancora individuato una soluzione definitiva al problema. Molte strade provinciali appaiono tutt’altro che in buona salute, mentre ancor più acuto si presenta lo stato delle arterie comunali di grande collegamento.
L’ondata di maltempo dei giorni scorsi, se da una parte ha acutizzato il dissesto complessivo di molti manti bituminosi, dall’altro ha moltiplicato il pericolo di guai per gli automobilisti. Sì, perché con l’acqua a coprire le buche il rischio di danni al veicolo è aumentato a dismisura. E c’è chi, pur di evitare i punti più deteriorati della carreggiata, si lancia in una corsa ad ostacoli che porta spesso ad occupare l’altra corsia di marcia. Immagini da una storia già vista e raccontata, eppure sempre nuova.
Di recente, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha effettuato un massiccio intervento di riqualificazione e messa in sicurezza delle strade provinciali: tra manutenzione “ordinaria”, segnalazioni dei sindaci e lamentale da parte dei cittadini. Come a Oppido Mamertina, dove il collasso della viabilità intercomunale ha portato addirittura alla nascita di un comitato dal nome emblematico: “Ci siamo rotti”.
I lavori svolti in questi anni hanno contributo a risolvere più di qualche problema, è assolutamente vero. Eppure il tema resta di stringente attualità. Percorrendo la SP33 che da Cittanova conduce al quadrivio Bombino, ad esempio, l’automobilista si trova di fronte ad alcune voragini di dimensioni considerevoli, oltre a molte buche e ad alcuni pezzi di catrame scollato dal fondo.
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