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Femminicidio a Rosarno, 35enne uccisa in casa: fermato il convivente

Non poteva esserci peggiore vigilia della festa delle donne a Rosarno dove, nella giornata di ieri, si è consumato un efferato femminicidio. Una 35enne di origini ucraine, di cui non sono state ancora fornite le generalità, è stata infatti uccisa nell’appartamento dove viveva con il compagno, anche lui di origini ucraine, in via Medma, una zona vicina al campo sportivo cittadino. L’uomo, fortemente indiziato di essere l’autore del delitto, che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce, è stato individuato nella notte e fermato nelle campagne di Rosarno, dopo alcune ore di ricerche. Il cadavere è stato trovato nel tardo pomeriggio di martedì, intorno alle 17, dal proprietario dell’appartamento in cui la vittima viveva, ma l’omicidio potrebbe essersi consumato nell’arco delle 12 ore precedenti.

Sul corpo della donna sono stati riscontrati molti segni di violenza e di colluttazioni, anche pregresse. Stando a quanto trapelato in maniera non ufficiale, l’uomo l’avrebbe uccisa spingendola con forza contro il cuscino fino a soffocarla. La coppia viveva da molti anni in Calabria e i due, da quanto si è potuto apprendere, erano immigrati regolari. Il compagno della donna lavorava stabilmente in una ditta del luogo. I vicini spesso udivano discussioni molto accese. Secondo le prime ricostruzioni, i due sarebbero alcolisti riconosciuti e chi abitava vicino ha raccontato alla polizia che spesso da quella casa provenivano discussioni accese. Gli investigatori non escludono che proprio durante una di queste liti, l’uomo possa essersi accanito contro la donna fino ad ucciderla. Le indagini sono condotte dagli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, guidato dal vicequestore Luciano Rindone, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, diretta da Emanuele Crescenti.

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