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Locri, Lascala si credeva onnipotente: «Sono il dio dell’inganno» NOMI | FOTO

Le clamorose intercettazioni ambientali che “inchiodano” il medico: si vantava di aver «pensionato pure le galline»

Un “dio dell’inganno”. È con questo singolare appellativo che il viceprimario del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Locri, Filippo Lascala, 62 anni, di Bianco, si autodefiniva con assoluta e disarmante spudoratezza. Per come evidenziato a caratteri cubitali dal gip locrese Federico Casciola, i frequenti controlli effettuati all’ospedale di Locri e nel comprensorio dalla Guardia di Finanza «non hanno impedito a Filippo Lascala, principale bersaglio dell’attività d’indagine, di gestire la sanità come fosse cosa sua. «Sta venendo la Finanza e fa le fotocopie... possono sindacare quello che abbiamo scritto? Me ne fotto che viene la Finanza...», affermava, peraltro vantandosi – scrive il gip – di aver «pensionato pure le galline, ma con una disinvoltura che fa paura» e compiacendosi di essere un «intrigo continuo».
Per il magistrato locrese firmatario dell’ordinanza, Lascala, inoltre, «denigrava quei colleghi che si limitavano a fare delle false “ricettelle”, chiarendo che, diversamente, con le sue false certificazioni i pazienti riuscivano a conseguire consistenti pensioni d’invalidità ai danni dell’Inps: «Il dottore Lascala ti regala 10.400, in tre anni sono… 10 e 4, 10 e 4 e 10 e 4 sono… sono 31.000… il dottore Lascala ti dà un assegno di 31.000 euro... è più forte il dottore qua che ti dà 31.000 euro o quello con un'ecografia di 50 euro? Oppure quello che ti dice a “ricettella?. Di che c…. volete che parliamo, della cop. del c…?».
Secondo, il gip Federico Casciola «il potere di detto medico all’interno del reparto di Psichiatria e, più diffusamente, nell’ospedale di Locri, è ben descritto dalla frequente attribuzione a sé dell’appellativo ‘“dio”. Egli, infatti, si è autodefinito “dio dell’inganno”, addirittura confessando, in un caso, che un falso così spudorato “solo il Padre Eterno lo avrebbe fatto”».
Stando, quindi, a quanto evidenziato dal giudice locrese «anche i pazienti riconoscevano la sua posizione di superiorità in ragione delle pensioni miracolose che permetteva loro di conseguire tant’è che egli stesso ammetteva “il dottore Lascala è un intrigo continuo, dio, sono un bipolare, un dio mi cantano la gente, mi osannano”». Ma non è tutto. Secondo il gip Casciola, Lascala «nel rappresentare quanto a lui detto da un paziente, riferiva “dottore voi ci avete fatto la cosa più bella, di fare un palazzo ai nostri figli e di non lavorare più e noi a vita... voi siete il nostro dio”. Mentre un altro lo aveva definito addirittura “un missionario”».
«Del resto – scrive ancora il magistrato – lo psichiatra in tale attività falsificatrice esaltava la sua posizione di benefattore osservando “facciamo opere di bene”, o ancora, “il Signore mi ha voluto ancora qua per aiutare le persone che veramente hanno bisogno” e, da ultimo, “a quanti ho scritto, gente che sono tutti pensionati... san Filippo Lascala, san Filippo Lascala».
«Tuttavia, come è emerso chiaramente – ha ancora rimarcato il gip locrese – nulla veniva fatto per spirito di carità, né sarebbe legittimo fare beneficenza con i soldi dei contribuenti, e, a fronte della sua disponibilità a redigere false certificazioni mediche, Filippo Lascala pretendeva “rispetto” tanto che, in almeno un’occasione, è stato registrato rimproverare un privato per non essersi “messo a disposizione” ricambiando l’utilità conseguita».
Per il gip del Tribunale di Locri, infine, «in tale ottica divinatoria tanto Filippo Lascala quanto Antonio Bombara, lungi dall’esercitare correttamente la professione medica, la ripiegavano a vantaggio dei privati per fargli conseguire pensioni miracolose, agendo come veri deus ex machina, ognuno dei due trattando la sanità locrese come fosse cosa sua, la “Sua Sanità”».

I provvedimenti disposti nell’ordinanza del gip Casciola

Custodia cautelare in carcere
Filippo Lascala, 18-10-1961, Bianco
Arresti domiciliari
Antonio Bombara, 27-9-1959, Siderno
Obbligo di presentazione alla p.g.
Paola Larone, 23-11-1966, Melito Porto Salvo
Marco Zucco, 14-4-1989, Locri
Francesco Surace, 21-6-1968, Locri
Interdizione professione sanitaria
Raffaele Antonio Argirò, 14-2-1967, Locri
Santo Gratteri, 22-11-1961, Gerace
Guido Zavattieri, 13-12-1960, Melito Porto Salvo
Patrizia Panetta, 28-4-1964, Locri
Maria Erminia Pascale, 4-7-1960, Benestare
Interdizione professione forense
Antonio Sotira, 5-1-1980, Locri
Gli altri indagati
Antonino Foti, 26-8-1963, Palizzi
Giuseppe Crinò, 1-8-1945, Casignana
Teresa Malara, 27-2-1984, Reggio Calabria
Francesca Maiorana, 15-9-1959, Sant’Agata del Bianco
Maria Rosa Grasso, 4-1-1983, Locri
Francesco Italia, 1-3-1976, Locri
Francesco Raschillà, 10-1-1957, Reggio Calabria
Rita Franco, 7-5-1960, Locri
Rita Bennici, 2-6-1957, Locri
Angela Franca Maria Chianesi, 13-5-1969, Usa
Felice Melchionna, 8-1-1971, Reggio Calabria
Antonio Rinarello, 2-11-1986, Siderno
Elisabeth Vera Creazzo, 14-9-1988, Cinquefrondi
Sebastiano Giuseppe Grasso, 10-12-1951, San Luca
Giuseppe Agostino, 13-9-1980, Locri
Giuseppe Nirta, 25-1-1976, Reggio Calabria
Teodoro Fontana, 5-11-1976, Melito Porto Salvo
Vincenzo Fontana, 18-10-1975 (deceduto 22-4-2022)
Salvatore Cimieri, 8-6-1968, Crotone
Giuseppe Zangari, 16-3-1986, Melito Porto Salvo
Teodoro Rocco Raschillà, 1-2-1938, Bianco
Francesco Bellissimo, 7-12-1988, Melito Porto Salvo
Giovanni Bellissimo, 26-7-1987, Melito Porto Salvo
Giuseppe Cosmo, 20-9-1989, Messina
Francesco Sinopoli, 1-7-1963, Bianco
Giuseppe Talia, 23-4-1953, Africo
Antonio Stelitano, 20-1-1982, Africo
Antonio Muscolo, 26-5-1961, Bianco
Maria Grazia Muscolo, 13-9-1986, Melito Porto Salvo
Giuseppe Farcomeni, 20-10-1979, Locri
Franco Morabito, 15-10-1980, Locri
Simone Cuppari, 29-9-1981, Locri
Domenico De Lorenzo, 23-12-1986, Locri
Francesco Sinopoli, 1-7-1963, Bianco
Domenico Mollica, 14-3-1967, Africo
Girolima Mollica, 26-3-1996, Locri
Antonio Morabito, 22-11-1957, Bova Marina
Anna Favasuli, 19-5-1964, Africo
Girolama Favasuli, 4-5-1970, Africo
Rosa Misitano, 28-10-1956, Bianco
Carmine Carabetta, 30-5-1969, Locri
Anna Iacovino, 14-7-1949, Napoli
Filippo Bevilacqua, 24-3-1989, Melito Porto Salvo
Graziella Bruno, 15-2-1964, Bianco
Giuseppe Marte, 21-1-1959, Siderno
Giuliana Scarfò, 14-6-1965, Canada
Giuseppa Princi, 10-10-1956, Careri
Natalia Chudnovskaya, 11-9-1975, Russia
Nazareno Spagnolo, 5-1-1963, Bivongi
Angela Giorgi, 2-12-1970, San Luca
Antonella Giorgi, 11-11-1995, Melito Porto Salvo
Vincenzo Caccamo, 30-5-1959, Locri
Tullio Carnevale, 19-2-1979, Paola
Daniela De Blasio, 30-9-1981, Locri
Gabriele Maio, 2-2-1987, Locri
Antony Salvatore Romeo, 21-3-2000, Locri
Caterina Grazia Scundi, 8-7-1969, Melito Porto Salvo
Bruno Cristiano, 26-3-1961, Casignana
Giuseppe Zucco, 7-9-1976, Locri
Antonia Ienco, 25-5-1960, Vibo Valentia
Giuseppe Strangio, 18-9-1959, San Luca
Vincenzo Spanò, 23-11-1958, Bianco
Domenica Criaco, 31-3-1956, Africo
Antonio Pizzata, 19-3-1956, San Luca
Antonio Costa, 18-6-1956, Siderno
Domenico Chimienti, 20-9-1984, Oppido Mamertina
Francesca Cannizzaro, 3-1-1950, Sinopoli
Francesco Chiricosta, 18-8-1975, Locri
Maurizio Chiarantano, 5-12-1981, Locri
Francesco Condemi, 28-11-1963, Melito Porto Salvo
Giuseppe Canturi, 2-8-1966, Melito Porto Salvo
Pietro Galluzzo, 8-8-1995, Locri
Maria Nicoletta Varacalli, 13-2-1959, Ciminà
Nicola Logozzo, 23-7-1938, Gioiosa Ionica
Patrizio Papasidero, 26-6-1977, Polistena
Vincenzo Curciarello, 14-12-1993, Siderno
Letizia Pizzata, 13-1-1994, Locri
Carmela Spataro, 3-2-1961, Sant’Ilario dello Ionio
Antonella Murdaca, 17-9-1993, Locri

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