Reggio

Lunedì 29 Aprile 2024

Locri, Lascala si credeva onnipotente: «Sono il dio dell’inganno» NOMI | FOTO

Antonio Bombara
Filippo Lascala
Antonio Sotira
Raffaele Antonio Argirò
Santo Gratteri

Un “dio dell’inganno”. È con questo singolare appellativo che il viceprimario del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Locri, Filippo Lascala, 62 anni, di Bianco, si autodefiniva con assoluta e disarmante spudoratezza. Per come evidenziato a caratteri cubitali dal gip locrese Federico Casciola, i frequenti controlli effettuati all’ospedale di Locri e nel comprensorio dalla Guardia di Finanza «non hanno impedito a Filippo Lascala, principale bersaglio dell’attività d’indagine, di gestire la sanità come fosse cosa sua. «Sta venendo la Finanza e fa le fotocopie... possono sindacare quello che abbiamo scritto? Me ne fotto che viene la Finanza...», affermava, peraltro vantandosi – scrive il gip – di aver «pensionato pure le galline, ma con una disinvoltura che fa paura» e compiacendosi di essere un «intrigo continuo». Per il magistrato locrese firmatario dell’ordinanza, Lascala, inoltre, «denigrava quei colleghi che si limitavano a fare delle false “ricettelle”, chiarendo che, diversamente, con le sue false certificazioni i pazienti riuscivano a conseguire consistenti pensioni d’invalidità ai danni dell’Inps: «Il dottore Lascala ti regala 10.400, in tre anni sono… 10 e 4, 10 e 4 e 10 e 4 sono… sono 31.000… il dottore Lascala ti dà un assegno di 31.000 euro... è più forte il dottore qua che ti dà 31.000 euro o quello con un'ecografia di 50 euro? Oppure quello che ti dice a “ricettella?. Di che c…. volete che parliamo, della cop. del c…?». Secondo, il gip Federico Casciola «il potere di detto medico all’interno del reparto di Psichiatria e, più diffusamente, nell’ospedale di Locri, è ben descritto dalla frequente attribuzione a sé dell’appellativo ‘“dio”. Egli, infatti, si è autodefinito “dio dell’inganno”, addirittura confessando, in un caso, che un falso così spudorato “solo il Padre Eterno lo avrebbe fatto”». Stando, quindi, a quanto evidenziato dal giudice locrese «anche i pazienti riconoscevano la sua posizione di superiorità in ragione delle pensioni miracolose che permetteva loro di conseguire tant’è che egli stesso ammetteva “il dottore Lascala è un intrigo continuo, dio, sono un bipolare, un dio mi cantano la gente, mi osannano”». Ma non è tutto. Secondo il gip Casciola, Lascala «nel rappresentare quanto a lui detto da un paziente, riferiva “dottore voi ci avete fatto la cosa più bella, di fare un palazzo ai nostri figli e di non lavorare più e noi a vita... voi siete il nostro dio”. Mentre un altro lo aveva definito addirittura “un missionario”». «Del resto – scrive ancora il magistrato – lo psichiatra in tale attività falsificatrice esaltava la sua posizione di benefattore osservando “facciamo opere di bene”, o ancora, “il Signore mi ha voluto ancora qua per aiutare le persone che veramente hanno bisogno” e, da ultimo, “a quanti ho scritto, gente che sono tutti pensionati... san Filippo Lascala, san Filippo Lascala». «Tuttavia, come è emerso chiaramente – ha ancora rimarcato il gip locrese – nulla veniva fatto per spirito di carità, né sarebbe legittimo fare beneficenza con i soldi dei contribuenti, e, a fronte della sua disponibilità a redigere false certificazioni mediche, Filippo Lascala pretendeva “rispetto” tanto che, in almeno un’occasione, è stato registrato rimproverare un privato per non essersi “messo a disposizione” ricambiando l’utilità conseguita». Per il gip del Tribunale di Locri, infine, «in tale ottica divinatoria tanto Filippo Lascala quanto Antonio Bombara, lungi dall’esercitare correttamente la professione medica, la ripiegavano a vantaggio dei privati per fargli conseguire pensioni miracolose, agendo come veri deus ex machina, ognuno dei due trattando la sanità locrese come fosse cosa sua, la “Sua Sanità”».

I provvedimenti disposti nell’ordinanza del gip Casciola

Custodia cautelare in carcere Filippo Lascala, 18-10-1961, Bianco Arresti domiciliari Antonio Bombara, 27-9-1959, Siderno Obbligo di presentazione alla p.g. Paola Larone, 23-11-1966, Melito Porto Salvo Marco Zucco, 14-4-1989, Locri Francesco Surace, 21-6-1968, Locri Interdizione professione sanitaria Raffaele Antonio Argirò, 14-2-1967, Locri Santo Gratteri, 22-11-1961, Gerace Guido Zavattieri, 13-12-1960, Melito Porto Salvo Patrizia Panetta, 28-4-1964, Locri Maria Erminia Pascale, 4-7-1960, Benestare Interdizione professione forense Antonio Sotira, 5-1-1980, Locri Gli altri indagati Antonino Foti, 26-8-1963, Palizzi Giuseppe Crinò, 1-8-1945, Casignana Teresa Malara, 27-2-1984, Reggio Calabria Francesca Maiorana, 15-9-1959, Sant’Agata del Bianco Maria Rosa Grasso, 4-1-1983, Locri Francesco Italia, 1-3-1976, Locri Francesco Raschillà, 10-1-1957, Reggio Calabria Rita Franco, 7-5-1960, Locri Rita Bennici, 2-6-1957, Locri Angela Franca Maria Chianesi, 13-5-1969, Usa Felice Melchionna, 8-1-1971, Reggio Calabria Antonio Rinarello, 2-11-1986, Siderno Elisabeth Vera Creazzo, 14-9-1988, Cinquefrondi Sebastiano Giuseppe Grasso, 10-12-1951, San Luca Giuseppe Agostino, 13-9-1980, Locri Giuseppe Nirta, 25-1-1976, Reggio Calabria Teodoro Fontana, 5-11-1976, Melito Porto Salvo Vincenzo Fontana, 18-10-1975 (deceduto 22-4-2022) Salvatore Cimieri, 8-6-1968, Crotone Giuseppe Zangari, 16-3-1986, Melito Porto Salvo Teodoro Rocco Raschillà, 1-2-1938, Bianco Francesco Bellissimo, 7-12-1988, Melito Porto Salvo Giovanni Bellissimo, 26-7-1987, Melito Porto Salvo Giuseppe Cosmo, 20-9-1989, Messina Francesco Sinopoli, 1-7-1963, Bianco Giuseppe Talia, 23-4-1953, Africo Antonio Stelitano, 20-1-1982, Africo Antonio Muscolo, 26-5-1961, Bianco Maria Grazia Muscolo, 13-9-1986, Melito Porto Salvo Giuseppe Farcomeni, 20-10-1979, Locri Franco Morabito, 15-10-1980, Locri Simone Cuppari, 29-9-1981, Locri Domenico De Lorenzo, 23-12-1986, Locri Francesco Sinopoli, 1-7-1963, Bianco Domenico Mollica, 14-3-1967, Africo Girolima Mollica, 26-3-1996, Locri Antonio Morabito, 22-11-1957, Bova Marina Anna Favasuli, 19-5-1964, Africo Girolama Favasuli, 4-5-1970, Africo Rosa Misitano, 28-10-1956, Bianco Carmine Carabetta, 30-5-1969, Locri Anna Iacovino, 14-7-1949, Napoli Filippo Bevilacqua, 24-3-1989, Melito Porto Salvo Graziella Bruno, 15-2-1964, Bianco Giuseppe Marte, 21-1-1959, Siderno Giuliana Scarfò, 14-6-1965, Canada Giuseppa Princi, 10-10-1956, Careri Natalia Chudnovskaya, 11-9-1975, Russia Nazareno Spagnolo, 5-1-1963, Bivongi Angela Giorgi, 2-12-1970, San Luca Antonella Giorgi, 11-11-1995, Melito Porto Salvo Vincenzo Caccamo, 30-5-1959, Locri Tullio Carnevale, 19-2-1979, Paola Daniela De Blasio, 30-9-1981, Locri Gabriele Maio, 2-2-1987, Locri Antony Salvatore Romeo, 21-3-2000, Locri Caterina Grazia Scundi, 8-7-1969, Melito Porto Salvo Bruno Cristiano, 26-3-1961, Casignana Giuseppe Zucco, 7-9-1976, Locri Antonia Ienco, 25-5-1960, Vibo Valentia Giuseppe Strangio, 18-9-1959, San Luca Vincenzo Spanò, 23-11-1958, Bianco Domenica Criaco, 31-3-1956, Africo Antonio Pizzata, 19-3-1956, San Luca Antonio Costa, 18-6-1956, Siderno Domenico Chimienti, 20-9-1984, Oppido Mamertina Francesca Cannizzaro, 3-1-1950, Sinopoli Francesco Chiricosta, 18-8-1975, Locri Maurizio Chiarantano, 5-12-1981, Locri Francesco Condemi, 28-11-1963, Melito Porto Salvo Giuseppe Canturi, 2-8-1966, Melito Porto Salvo Pietro Galluzzo, 8-8-1995, Locri Maria Nicoletta Varacalli, 13-2-1959, Ciminà Nicola Logozzo, 23-7-1938, Gioiosa Ionica Patrizio Papasidero, 26-6-1977, Polistena Vincenzo Curciarello, 14-12-1993, Siderno Letizia Pizzata, 13-1-1994, Locri Carmela Spataro, 3-2-1961, Sant’Ilario dello Ionio Antonella Murdaca, 17-9-1993, Locri

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