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Reggio, i cinquant’anni dei Bronzi di Riace. Malacrino: “Eccezionale opportunità”

«Si entra finalmente nel vivo della programmazione per il Cinquantesimo dei Bronzi di Riace, un evento che da tempo il MArRC sta pianificando per trasformare un anniversario in una eccezionale opportunità di promozione e valorizzazione per tutto il territorio».

Così il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, commenta il finanziamento di tre milioni di euro della Regione Calabria, presieduta da Roberto Occhiuto. Risorse arrivate anche grazie alla ferma volontà della vicepresidente Giusi Princi. Sarà lei a coordinare le varie attività di valorizzazione e promozione delle manifestazioni che saranno messe in campo.

«Ringrazio il presidente Occhiuto e tutta la giunta per questo investimento – dichiara Malacrino – e per aver creduto sulla valenza internazionale di questa ricorrenza per tutta la Calabria. Sono grato, in particolare, alla vicepresidente Princi, con la quale in queste settimane si sono svolti proficui incontri. Il Museo, per mettere insieme tutte le forze del territorio, già l’anno scorso aveva istituito un apposito comitato, passato negli ultimi mesi al coordinamento della Città Metropolitana, che molto sta facendo in proposito.

Adesso, con questo finanziamento, la Calabria potrà rilanciare uno dei suoi più potenti attrattori – i Bronzi di Riace – a livello internazionale. Ho già avuto occasione di avanzare qualche proposta per promuovere l’immagine dei Bronzi e della Calabria nelle città italiane ed europee. Per la nostra regione sarà un’occasione irripetibile per valorizzare le bellezze del territorio: dall’archeologia ai borghi, dalle tradizioni artigianali alle peculiarità linguistiche, dal paesaggio costiero e montano alle specialità eno-gastronomiche.

Il tutto nel segno dei Bronzi, uno dei simboli della Calabria nel mondo. Ora bisogna correre – conclude il direttore del Museo –, lavorando tutti insieme e facendo rete per raggiungere elevati livelli di qualità, anche nel campo dell’offerta turistica».

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