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Teatro a Moschetta, orgoglio di Locri

Diciotto anni di attesa per realizzarlo, il solito iter farraginoso, e i lavori di costruzione “minacciati” dai criminali tentativi di estorsione dei clan, per fortuna subito denunciati

Una volta inaugurato questo teatro dobbiamo pensare in grande, perché non abbiamo nulla da invidiare a Siracusa e Taormina». Rendono bene l’idea delle aspettative della gente della Locride le parole dell’imprenditore Nicola Capogreco, che insieme alla moglie ha ceduto a titolo gratuito un appezzamento di terreno per poter completare il teatro all’aperto di contrada Moschetta, a poche centinaia di metri dal sito archeologico di Locri Epizefiri e a due passi dall’omonimo borgo. Una struttura talmente grande - offre 3500 posti a sedere – e funzionale (oltre che facilmente raggiungibile dalla Statale 106) da poter davvero ospitare grandi eventi.

È stata inaugurata mercoledì all’imbrunire, con una buona partecipazione di pubblico e un parterre gremito di autorità, a cominciare dal prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il vescovo di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, che il sindaco di Locri Giovanni Calabrese ha simpaticamente ringraziato «per aver fatto piovere un po’ di acqua santa» riferendosi a qualche goccia di pioggia che prima dell’inizio della cerimonia aveva fatto temere il peggio.

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