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Con "Next generation jazz" Roccella vuol resistere

“Resistenza” e “Nuove generazioni”. Ruota attorno a queste due coordinate l’edizione 2021 del Festival internazionale del jazz “Rumori Mediterranei”, che è in programma dal 22 al 29 agosto nella storica cornice del Teatro al Castello e che è stato presentato nel corso di una conferenza stampa in largo Colonne.

“Roccella Resistant - Next generation jazz”: questo il titolo della XLI edizione, a conferma sia della chiara volontà di dare continuità ad una manifestazione che da oltre 40 anni con le sue produzioni musicali originali esporta un’immagine positiva, in termini artistici e creativi, della Calabria in tutto il mondo, sia dell’impegno a puntare alla valorizzazione delle nuove leve del jazz.

Superato il rischio che l’edizione 2021 del festival saltasse per le difficoltà legate alla fruizione delle risorse del bando regionale “Grandi eventi”, come paventato qualche mese fa dal sindaco di Roccella Vittorio Zito, la rassegna è riuscita ad andare in porto grazie alla tenacia del Comune, ente organizzatore, all’abilità del direttore artistico Vincenzo Staiano di realizzare un cartellone qualitativamente appetibile, nonostante il budget ridotto, e, soprattutto, al sostegno della Città Metropolitana di Reggio guidata da Giuseppe Falcomatà che ha raccolto l’appello degli organizzatori facendosi carico di una parte consistente del finanziamento.

«Si è creato un mood di collaborazione spontanea per difendere la manifestazione e mantenerla in vita», ha raccontato Vittorio Zito in apertura della conferenza. «Un sentimento condiviso a sostegno del festival che partendo dai giovani del movimento “Roccella prima di tutto” ha coinvolto operatori commerciali e turistici e soggetti vari, pronti ad offrire il proprio contributo quasi a titolo gratuito, rinunciando in alcuni casi al guadagno per i servizi forniti, fino alla Metro City che si è impegnata a cofinanziare ogni anno la rassegna, storicizzando le somme e permettendoci, così, di programmare meglio le prossime edizioni», ha chiarito Zito.

«Il tema della resistenza scelto quest’anno, in un clima difficile come quello che stiamo vivendo, dà il senso e la misura di come eventi della portata del Roccella Jazz Festival siano parte del patrimonio immateriale della nostra Città metropolitana e meritano di essere sostenuti in quanto segno di una specifica identità territoriale, oltre che per il grande apporto culturale offerto finora alle nostre comunità», ha dichiarato il consigliere delegato metropolitano, nonché primo cittadino di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda, portando i saluti del sindaco Falcomatà e del consigliere delegato alla Cultura Quartuccio.

«Se nel 2020 realizzare il festival è stato un atto di coraggio, quest’anno si è trattato di un atto di invenzione», ha osservato il direttore artistico Vincenzo Staiano prima di illustrare il programma musicale della kermesse. Un cartellone che dal jazz si spinge anche alle musiche balcaniche, alla fusion, all’hip hop e all’afrobeat.

«Sarà un’edizione caratterizzata dalla folta presenza di giovani musicisti, in prevalenza under 30, affiancati da veterani e icone del jazz mondiale. Avremo un minor numero di concerti, ma sarà assicurato lo stesso livello di qualità musicale delle edizioni passate», ha assicurato Staiano.

Il programma

Concerto inaugurale all’insegna dell’hard pop, domenica 22 alle 21.30, con “The Unexpected Virtue of Ignorance Trio”, del clarinettista mantovano Massimiliano Dosoli.

Si proseguirà lunedì 23 con, in apertura, il “Mediterranean Jazz Sextet”, formazione guidata dal batterista cosentino Stanislao Barbieri (neo laureato all’Accademia del Jazz di Siena con una tesi proprio sulla storia di “Rumori Mediterranei”); a seguire il “Matteo Mancuso Trio” con a capo un chitarrista siciliano la cui musica “fusion” ormai spopola sui social.

Il 24 sarà il turno del sestetto “Agea” guidato dal trombonista franco-italiano Andrea Glockner e dal chitarrista turco Ege Akyıldız, che sarà seguito dal progetto del “From Newport to Knebworth” dello scrittore Donato Zoppo che vedrà protagonista la neonata “Rockella Jazz Power Band” con special guest Gianluca Grasso.

Mercoledì 25 alle 22.30 l’atteso e graditissimo ritorno della cantante israeliana Noa, questa volta con un progetto squisitamente jazzistico, che sarà preceduta dalle musiche balcaniche dell’Ajs Quartet. Un appuntamento di grande valore.

Tra gli artisti che dal 26 al 29 agosto calcheranno il palco della rassegna ci sono anche: i Mack, band dedita al rap-jazz; la Jazzmakam Athens Orchestra; il quartetto “Meeting in Roccella” – dove il palco calabrese catalizzerà l’incontro – con due autentiche icone straniere, Dudu Kouatè e Luke Stewart, e i sorprendenti italiani Raul Catalano e Thomas Umbaca; i “Bardamu’ featuring K. Sparks”; il trio “Africation”; il “Ronnie Burrage Quartet”; la “European Galactic Orchestra”, guidata da Gabriele Mitelli e in chiusura i francesi “Lehmmans Brothers”.

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