Lo stile informale e familiare che da 40 anni accompagna la Corrireggio si è riversata anche a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana dove ieri si è svolta la festa conclusiva della gara podistica organizzata da Legambiente.
Ad aprire le premiazioni due bambini. Il primo si chiama Salvatore Falcone e ha 6 anni. Suo malgrado, è stato protagonista di una bella storia di sportività e fair play. Ha partecipato alla corsa senza passare dal punto di viraggio e arrivando quindi fra i primi nella corsa non competitiva. Registrato erroneamente all’arrivo ha generato non pochi affanni all’organizzazione che ci ha tenuto a rintracciarlo per spiegare ai genitori l’impossibilità di premiarlo. I genitori stessi non solo non hanno avuto nulla da ridire ma si sono prodigati per spiegare che loro stessi avevano segnalato all’arrivo il percorso ridotto. Proprio questa sollecitudine e dimostrazione di correttezza è stata premiata in apertura di manifestazione dallo staff organizzatore.
La seconda premiata fuori dagli schemi è stata l’ancor più piccola Iris alla sua prima partecipazione alla gara. Talmente entusiasta di aver partecipato «che – racconta il papà Gaetano Tramontana – tornata a casa ha continuato a correre dicendo di volere partecipare ancora alla Corrireggio».
«Lei – ha detto Barillà – rappresenta il nostro futuro». E poi ci sono i tanti atleti e amatori – oltre 1200 gli iscritti – che hanno segnato la parte sportiva. Per la competitiva i primi vincitori assoluti sono stati Alberto Caratozzolo, Pasquale Praticò e Domenico Macrì per i maschi. Mentre Rosa Ciccone, Maria Rosa Caracciolo e Claudia Cuglitori, per le femmine. La non competitiva ha visto Andrea Meduri seguito da Antonio Postorino e Antonino Ielo per i maschi. Per le femmine: Teresa Ioculano, Antonella Venticinque e Yasmin Barkoumi. Premio speciale per l’atleta Alessia Bellino, testimonial della gara.
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