Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coraggio e legalità: la “lezione” della Fai a Reggio

I vertici dell’associazione antiracket all’Istituto “Piria” nell’ambito della Giornata per le vittime della criminalità

Si è tenuto, in occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” nell’aula magna dell’Istituto “Raffaele Piria”, l’incontro tra i rappresentanti dell’associazione antiracket Fai Reggio e una delegazione di studenti e docenti.
Alla comunità studentesca è stata offerta testimonianza, dalla viva voce dei protagonisti, delle esperienze di contrasto della criminalità organizzata sviluppate in seno all’associazione antiracket, sensibilizzando gli alunni sul tema delle ingerenze mafiose nell’economia e raccogliendo le loro preziose istanze e sollecitazioni.
L’incontro è stato introdotto dalla relazione della dirigente scolastica dell’Ite “Piria”, Anna Rita Galletta, ed è proseguito con gli interventi di Francesco Siclari, imprenditore e presidente dell’associazione Fai Reggio Calabria, di Michele Laganà, consigliere direttivo della stessa Fai e presidente dell’associazione costruttori Ance, e della vicedirigente scolastica Patrizia Praticò.
A valle delle relazioni e degli interventi svolti nella mattinata di lavori è seguito un brillante e partecipato dibattito animato dai numerosi studenti intervenuti.
La dirigente Galletta, nella sua relazione, ha illustrato gli obiettivi dell’incontro nell’ambito delle più ampie commemorazioni della Giornata per le vittime delle mafie ed ha introdotto i principali temi dell’iniziativa in termini di responsabilità sociale e collettiva nelle azioni di contrasto ed emarginazione delle ingerenze criminali nell’economia e nella società. «L’incontro odierno – ha dichiarato Galletta – intende contribuire concretamente alla sensibilizzazione della comunità studentesca su un tema che continua ad insistere negativamente nel nostro Paese come quello del racket e delle ingerenze della criminalità organizzata nell’economia. Oggi, come comunità scolastica e studentesca, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire tali fenomeni attingendo alla voce diretta di chi fa impresa nella legalità contrastando concretamente le ingerenze mafiose nell’attività di impresa. Come scuola, già da quattro anni, abbiamo avviato percorsi curriculari sperimentali ed innovativi che prevedono moduli sul tema della legalità, tenuti da docenti appartenenti alle forze dell’ordine ed alle altre istituzioni deputate alla legalità, che intendono supportare precipui percorsi di formazione e carriera dei giovani».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

Caricamento commenti

Commenta la notizia