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Reggina, è buio pesto. Poker del Cagliari: non bastano i 16mila del "Granillo"

Reggina Cagliari 0-4

Marcatori: 11’pt. e 44 pt. Lapadula (rig.), 18’ Mancosu (rig.), 48’st. Zappa.
Reggina (4-3-3): 
Colombi 6, Pierozzi 5.5, Camporese 5, Gagliolo 5, Di Chiara 5, Majer 5 (1’st. Strelec 5) Crisetig 5, Fabbian 6 (35’st. Bondo sv), Canotto 5 (1’st. Cicerelli sv.) (8’st Gori 6), Menez 5.5 (19’st. Liotti 5.5), Rivas 5. All. Inzaghi 5.5
Cagliari (4-3-1-2): Radunovic 6.5, Zappa 6.5, Obert 6.5, Dossena 6.5, Azzi 6.5 (22’st. Kourfalidis 6), Nandez 6.5 (22’st. Altare 6), Makoumbou 6.5 (22’st. Deiola 6), Mancosu 6.5, Prelec 6 (13’st Millico 6), Lapadula 7.5. All. Ranieri 7.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6.
Note. Angoli 5-5. Recupero 5’pt; 3’st. Spettatori: 16482 di cui 115 ospiti. Ammoniti: Camporese, Azzi, Radunovic, Menez, Mancosu, Gagliolo, Millico. Espulso Maurizio Guido preparatore dei portieri della Reggina. Prima della gara premiato Tonino Martino dal ds Taibi con una maglia celebrativa.

In più di sedicimila sugli spalti (record stagionale) per spingere gli amaranto e sperare nella svolta. È invece arrivata un'altra overdose di delusione. La Reggina, al cospetto di un Cagliari concreto e organizzato, colleziona la sua ottava sconfitta nelle ultime dieci gare, con il pesante punteggio di quattro a zero. L'uscita dal tunnel non si vede e l'obiettivo play off appare sempre più a rischio. Alla squadra isolana (che a Reggio non aveva mai vinto), bastano una doppietta del suo cannoniere Lapadula nel primo tempo, un rigore (molto discusso) trasformato da Mancosu e un tap-in vincente di Zappa, in pieno recupero, per sbancare il Granillo, diventato ormai terra di conquista. La formazione amaranto ha pagato i soliti errori difensivi e la proverbiale debolezza in fase conclusiva. C'è stata anche la possibilità, in qualche frangente, di riaprire la partita, ma tutto è andato storto, a causa anche del crescente nervosismo. Le sostituzioni decise da Inzaghi nel secondo tempo non hanno, inoltre, inciso più di tanto. È momento di riflettere per cercare di invertire la rotta. Quella di ieri è sembrata una barca alla deriva.

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