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Finisce la latitanza di Rocco Graziano Delfino, ecco chi è

Nell'ottobre del 2016 Rocco Graziano Delfino era stato già arrestato perchè, assieme ad altri complici, era stato sorpreso ad essiccare e a tritare una vera e propria piantagione di “canapa indiana”, circa 400 piante di circa 3 metri per un totale di 30 kg di sostanza stpefacente.

Ma chi è Rocco Graziano Delfino? Legato alle cosche di ‘ndrangheta di Santa Eufemia d’Aspromonte e, più specificatamente alla frangia mafiosa di Domenico Laurendi, Delfino partecipava a riunioni di ‘ndrangheta in cui si discuteva dell'affiliazione e/o dell'attribuzione di doti di ‘ndrangheta ai sodali e con il compito di veicolare informazioni agli affiliati.

Ritenuto un soldato della cosca, il latitante arrestato è parente di altri due indagati della stessa inchiesta coordinata della Dda: è nipote del «mastro di giornata» Pasquale Cutrì e fratello di Nicola Delfino detto «Cola», entrambi accusati di associazione mafiosa. Il «ragazzo latitante a nome Rocco» veniva chiamato Delfino dagli altri indagati intercettati dalla squadra mobile. Di lui ha parlato anche il collaboratore di giustizia Pasquale Labate, un tempo affiliato alla cosca Guerrisi, satellite dei Piromalli di Gioia Tauro. Davanti ai magistrati, il pentito non ricordava il nome di Rocco Graziano Delfino ma ha riconosciuto la foto dicendo «È il soggetto battezzato in carcere».

 

 

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