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Tentata rapina alle poste di Rosalì sventata da un carabiniere, tre arresti

I carabinieri, con il supporto in fase esecutiva di personale dello squadrone Eliportato cacciatori “Calabria” e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, hanno arrestato tre delle persone accusate di tentata rapina in un ufficio postale di Rosalì: un episodio che risale allo scorso 1 ottobre 2019.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, dal vicario Gerardo Dominijanni e dal sostituto Domenico Cappelleri, è stata condotta dai militari della Sezione operativa della Compagnia di Palmi. Accertato il ruolo di Antonio Leonello (54 anni) detto Rocco alias “U Bucculu), Francesco Trefiletti (29 anni) alias Ciambra/Cicciareju, Giuseppe Oliveri  (30 anni) alias “Pergola”, nelle fasi preparatorie ed esecutive della rapina all’ufficio postale, nella tentata rapina. I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria riuscirono ad in arrestare in flagranza di reato tre dei materiali esecutori.

L'intervento del carabiniere

Fondamentale si era mostrato, nella circostanza, il tempestivo intervento di un militare, effettivo alla Stazione Carabinieri di Reggio Calabria – Principale, che si trovava all’interno della filiale, e libero dal servizio: avuta contezza della commissione del delitto, fu abile a contattare prontamente il 112 – dando vita a anche una colluttazione con uno dei malviventi, nel tentativo di evitarne la fuga e riportando lesioni guarite in 125 giorni.

Il ruolo di Trefiletti

Trefiletti, apice del gruppo, si era premurato di trovare gli uomini e i mezzi per l’esecuzione della rapina, dimostrando particolare cautela anche durante le conversazioni telefoniche intercettate dai carabinieri, in cui, nel tentativo di depistare gli eventuali investigatori in ascolto, utilizzava sempre un linguaggio criptico come quando, ad esempio, dava disposizioni per le fasi esecutive della rapina facendo riferimento a rinnovi di patenti di guida indicando un inesistente medico di Reggio Calabria.

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