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Reggio, la tomba ellenistica simbolo del degrado. Ma qualcosa... si muove - VIDEO

La testimonianza di Simona Lanzoni, cittadina reggina che insieme al gruppo Art. 118 sta promuovendo svariate azioni di cittadinanza attiva: dalla scalinata della Giudecca, a piazza Canonico

Tra le innumerevoli presenze archeologiche a Reggio Calabria, vi è anche la tomba ellenistica sita in via Demetrio Ripepi a due passi da piazza del Popolo. La tomba, di epoca ellenistica e databile al III-II secolo a.C., fu trovata nel 1957 durante i lavori di prolungamento della via Demetrio Tripepi. La struttura della tomba, simile a tante altre necropoli trovate a Nord della città, faceva parte delle necropoli di S. Lucia-Terrazza che si prolungava a forma di E verso la zona di Borrace. Si tratta di un sepolcro a camera con volta a botte costruito in mattoni con un sottile strato di malta. Insomma un reperto archeologico in pieno centro, sito all'interno di un parco nel cuore della città in una zona però del tutto abbandonata.

"Fino a pochi giorni fa - ci ha raccontato ai nostri microfoni Simona Lanzoni, cittadina reggina ed attivista del gruppo Art. 118 che ha ripulito la scalinata della Giudecca e Piazza Canonico - c'erano cumuli di spazzatura e di rifiuti di ogni genere che rendevano impossibile anche il passaggio. Poi la zona è stata ripulita dal Comune, ma già adesso la situazione sta iniziando ad essere nuovamente preoccupante". Ed in effetti, la situazione davanti ai nostri occhi della zona è davvero spettrale. Un parco abbandonato a sè stesso, nonostante sia stato decespugliato, di fatto inutilizzato e non reso fruibile alla cittadinanza.

Per non parlare ancora adesso del tanfo maleodorante che persiste, dei rifiuti nuovamente depositati, dalle erbacce che costeggiano il muro di cinta e dalla grande quantità di rifiuti gettata all'interno del parco. E che dire poi della stessa tomba nella quale al suo interno giacciono vestiti e coperte, probabilmente messe lì da qualche rom o nomade. Insomma, una situazione dal punto di vista delle condizioni igienico-sanitarie ed ambientali davvero preoccupante come testimoniano le foto. La testimonianza di Simona è importante, è un invito alla cittadinanza ad amare la propria città, a conferire correttamente i rifiuti, almeno per quel che concerne carta e plastica, a non incendiarli così come sta avvenendo sempre più spesso in molte zone della città.

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