Quattro persone arrestate e un immobile sequestrato a Reggio Calabria dai carabinieri del Comando provinciale, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, nell’ambito dell’operazione denominata «Mercato Libero».
I militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip, per associazione mafiosa, tentata estorsione in concorso e trasferimento fraudolento di valori. Nell’ambito della stessa indagine il gip, su proposta della Dda, ha disposto il sequestro preventivo delle quote e di un compendio aziendale del valore di 7 milioni di euro. Su proposta della Guardia di finanza di Reggio Calabria è stato disposto anche il sequestro preventivo di un immobile, oltre all’autovettura intestata alla moglie di uno degli indagati, per un valore di 3 milioni di euro.
Le indagini dell'operazione "Mercato Libero"
Ci sono i tre fratelli Frascati, noti imprenditori di Reggio Calabria, nell’operazione "Mercato libero" scattata all’alba di oggi. I carabinieri hanno arrestato i tre fratelli Frascati. In carcere è finito Emilio Angelo Frascati assieme a Gaetano Tomaselli, ritenuto organico alla cosca Libri. Ai domiciliari gli altri fratelli Demetrio e Paolo Frascati mentre la misura interdittiva del divieto di esercitare imprese è stata disposta nei confronti di Antonia Temi, Saverio Musarella, Caterina Nicolò, Elvira Caterina Cocchiarale ed Emilio Angelo Romeo. In tutto sono 23 gli indagati e tra questi compaiono dipendenti pubblici dipendenti del Comune di Reggio Calabria.
La continuità tra Frauto ed Effe Motors
Secondo gli inquirenti, infatti, «i fratelli Frascati operavano come domini occulti della società cooperativa 'Effe Motors' di cui erano, invece, formali intestatari gli ex dipendenti della 'Frauto srl', (vecchia concessionaria confiscata nel 2007), Antonia Temi, Saverio Musarella e Caterina Nicolò e gli altri Giuseppe Consolato Ielo, Angelo Postorino e Luca Scarpelli, come soci lavoratori, e Emilio Angelo Romeo ed Elvira Cocchiarale come dipendenti assunti». In sostanza, per la Dda, la «Effe Motor» veniva costituita allo scopo di poter ottenere in affitto gratuito per la durata di 19 anni il patrimonio aziendale dell’ormai confiscata definitivamente 'Frauto srl' da parte dell’Agenzia del Demanio». Questo avrebbe garantito ai Frascati la continuità nella gestione dell’azienda di famiglia confiscata. Dalle indagini dei carabinieri e della guardia di finanza è emerso una continuità tra la «Frauto» e la «Effe Motors": i Frascati hanno mantenuto la gestione della concessionaria anche e soprattutto grazie alla fattiva collaborazione dei loro storici dipendenti che «formalmente» amministravano, per giunta gratuitamente, il patrimonio che lo Stato ha confiscato agli imprenditori, poiché riconosciuto ufficialmente quale provento di attività delittuosa. Secondo la Procura, gli indagati avrebbero agito «con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare la cosca Libri».
Gli arresti
Emilio Angelo Frascati, cl. 1969, ritenuto responsabile del reato di associazione mafiosa; Gaetano Tomaselli, cl. 1978, ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso; Sono stati, invece, destinatari di ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari; Demetrio Frascati, cl. 1974, ritenuto responsabile del reato di trasferimento fraudolento di valori; Paolo Frascati, cl. 1981, ritenuto responsabile del reato di trasferimento fraudolento di valori
Le interdittive
Inoltre, tutti soci della cooperativa Effe Motors sono stati destinatari di misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche e imprese, per la durata di mesi 6, in ordine al delitto di trasferimento fraudolento di valori. Si tratta di Antonia Temi, cl. 1970, Saverio Musarella, cl.1960, Caterina Nicolò, cl. 1974, Elvira Caterina Cocchiarale, cl.1970, Emilio Angelo Romeo, cl.1965.
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