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Aspromonte, ecco la fiamma della speranza. Gli alberi riprendono vita dopo gli incendi dell'estate VIDEO

A distanza di quattro mesi siamo ritornati in Aspromonte, in quei luoghi in cui le fiamme, di quell'ormai triste e famoso incendio partito da Bagaladi, hanno distrutto centinaia e centinaia di ettari, distruggendo alberi e provocando morti (tra cui la zia e il nipote di Bagaladi deceduti dopo aver tentato di salvare i loro terreni dal fuoco a San Lorenzo). Ma c'è ancora vita in quei splendidi luoghi, a oltre 1000 metri d'altezza a Roccaforte del Greco. Grazie ad un progetto dell'Università di Reggio Calabria, Dipartimento di Agraria e Corso di Studi in Scienze Ambientali e Forestali, queste terre, questi alberi stanno riprendendo vita, stanno rivedendo la luce.
Un progetto coordinato dal Prof. Giuseppe Bombino, già presidente dell'Ente Parco Aspromonte dal 2013 al 2018, un progetto multidisciplinare che mette insieme docenti, ricercatori e studenti. Un approccio multidisciplinare volto alla salvaguardia e alla (ri)valorizzazione di quei tronchi spezzati all'interno di un vero e proprio paesaggio apocalittico che lascia il segno. Ecco che allora siamo andati nell'azienda dell'imprenditore Francesco Saccà, duramente colpita dagli incendi, luogo in cui il progetto del Prof. Bombino sta prendendo piede da alcune settimane ormai. Lo studio messo in campo dall'Unirc è stato realizzato con la collaborazione della cooperativa "Tutela dell'Aspromonte". Ecco il nostro reportage nel cuore dell'Aspromonte, verso la cima di Monte Scafi, in dei luoghi incontaminati di rara bellezza distrutti dalla potenza del fuoco.
Le testimonianze dei prof. Bombino, Spampinato, Marsiliano, Modica, Campolo, dei ricercatori, degli studenti e dell'imprenditore Saccà.

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