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Concorsi pilotati all'Università di Reggio: interdetti il rettore e altri 5 docenti. Indagati in 52 - TUTTI I NOMI

Concorsi col trucco nell’università «Mediterranea» di Reggio Calabria. E’ quanto emerge dall’operazione «Magnifica», condotta dalla Guardia di finanza su direttive della Procura reggina, che ha portato all’interdizione per 10 mesi del rettore dell’ateneo, Santo Marcello Zimbone, e per 12 mesi del prorettore vicario Pasquale Catanoso, ex rettore. Analoghi provvedimenti riguardano Ottavio Salvatore Amaro (6 mesi), associato del Dipartimento di architettura; Adolfo Santini (4), direttore dello stesso Dipartimento; Massimiliano Ferrara, direttore del Dipartimento di giurisprudenza, economia e scienze umane (4), Antonino Mazza Laboccetta, associato di quest’ultimo Dipartimento (3), e due funzionari dell’Area tecnico-scientifica, Alessandro Taverriti e Rosario Russo (entrambi due mesi). Gli indagati sono in tutto 52. Per il gip che ha emesso i provvedimenti quello che emerge è un «quadro disarmante». Tra i reati contestati agli otto indagati raggiunti dall’interdittiva, per i quali la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari, non concessi dal giudice, ci sono associazione per delinquere, concussione, corruzione, abuso d’ufficio, falsità ideologica e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Indagine iniziata nel 2014 e la denuncia di una candidata

L’operazione costituisce l’esito di un’articolata indagine condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria di Reggio Calabria che ha consentito di ipotizzare – fatte salve successive valutazioni di merito – condotte illecite, commesse in un arco temporale molto significativo, dal 2014 al 2020, integranti l’esistenza di un’associazione dedita alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica nella direzione e gestione dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e delle sue articolazioni compartimentali. Le indagini traggono origine da un esposto, presentato alla locale Procura della Repubblica, da una candidata non risultata vincitrice (la messinese Clara Stella Vicari Aversa, oggi vice presidente dell'Ordine degli architetti) , nel quale venivano segnalate condotte irregolari perpetrate in occasione dell’espletamento della procedura di valutazione comparativa per un posto di ricercatore universitario. Contro l’esito della selezione, la candidata aveva promosso alcuni ricorsi presso i competenti organi di giustizia amministrativa ma, stando alle indagini, le veniva suggerito di rinunciare all’azione giudiziaria intrapresa ed "aspettare il proprio turno" per avere accesso a future opportunità professionali all’interno del dipartimento. L’indagine ha evidenziato anche irregolarità nella selezione delle commissioni esaminatrici attraverso la scelta di componenti ritenuti "affidabili" e pertanto idonei a garantire un trattamento favorevole ai singoli candidati scelti "direttamente" o a seguito di "segnalazione". I concorsi che sarebbero stati truccati, secondo gli inquirenti, riguardavano indistintamente le posizioni di ricercatori, di professori ordinari e associati, di assegnisti di ricerca nonché le selezioni per l’accesso ai dottorati di ricerca e ai corsi di specializzazione.

L'uso delle autovetture di servizio e delle carte di credito

Inoltre, sulla scorta delle indagini poste in essere venivano riscontrate ulteriori e molteplici irregolarità nella gestione delle risorse universitarie: le autovetture di servizio, infatti, venivano sistematicamente sottratte alle loro finalità istituzionali per essere utilizzate ai fini privati, nonché taluni appalti dei lavori edili di manutenzione dei locali universitari venivano assegnati in assenza di apposite procedure di gara e sulla base di false prospettazioni della realtà fattuale. Peraltro, l’indebito utilizzo delle risorse dell’ente non ha riguardato solo le autovetture di servizio contestazioni di peculato concernono, infatti, anche le carte di credito intestate all’Università, reiteratamente utilizzate per pagare spese di natura prettamente personale. Le condotte contestate agli indagati consistono – ad oggi e fatte salve le valutazioni dei successivi organi di giudizio - nella associazione a delinquere (art. 416 c.p.), nella concussione (art. 317 c.p.), nella corruzione (artt. 318 e 321 c.p.), nell’abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), nella falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 e 476 co.2.c.p.), nella turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) e nel peculato (art. 314 c.p.).

I nomi dei 52 indagati

Elvira Rita Adamo, 1990, Cosenza
Renata Giuliana Albanese, 1957, Catania
Salvatore Ottavio Amaro, 1959, Melicucco
Nicola Arcadi, 1953, Reggio Calabria
Giuseppe Bombino, 1971, Reggio Calabria
Pasquale Catanoso, 1953, Reggio Calabria
Antonio Condello, 1973, Taurianova
Zaira Dato, 1949, Catania
Alberto De Capua, 1964, Reggio Calabria
Roberto Claudio Maria De Capua, 1961, Reggio Calabria
Lidia Errante, 1989, Reggio Calabria
Philipp Fabbio, 1976, Conegliano (Tv)
Giuseppe Fera, 1950, Messina
Massimiliano Ferrara, 1972, Reggio Calabria
Giovanna Maria Ferro, 1977, Melito Porto Salvo
Gaetano Ginex, 1953, Palermo
Giovanni Gulisano, 1959, Pedara
Rita Iside Laganà, 1994, Reggio Calabria
Filippo Laganà, 1964, Reggio Calabria
Maria Teresa Lombardo, 1990, Locri
Demetrio Maltese, 1988, Reggio Calabria
Chiara Manti, 1991, Reggio Calabria
Domenico Manti, 1955, Reggio Calabria
Antonino Laboccetta Mazza, 1972, Reggio Calabria
Martino Milardi, 1962, Reggio Calabria
Carlo Francesco Morabito, 1959, Villa San Giovanni
Gianfranco Neri, 1952, Velletri
Stefania Ilaria Neri, 1991, Reggio Calabria
Paolo Neri, 1961, Reggio Calabria
Rossella Panetta, 1991, Polistena
Adele Emilia Panuccio, 1988, Reggio Calabria
Giuseppe Pellitteri, 1954, San Giovanni Gemini
Giulia Ida Presta, 1993, Cosenza
Antonello Russo, 1972, Messina
Valerio Maria Rosario Russo, 1956, Salerno
Francesca Sabatini, 1994, Roma
Giovanni Saladino, 1963, Melito Porto Salvo
Adolfo Santini, 1955, Catania
Leonardo Schena, 1971, Monopoli
Andrea Sciascia, 1962, Palermo
Aurelia Sole, 1957, Cosenza (ex rettore dell’Università della Basilicata)
Vincenzo Tamburino, 1953, Catania
Alessandro Taverriti, 1959, Messina
Laura Thermes, 1943, Roma
Marina Rosa Tornatora, 1970, Reggio Calabria
Michele Trimarchi, 1956, Messina
Giuseppe Tropea, 1975, Soverato
Agostino Urso, 1965, Reggio Calabria
Giovanna Zampogna, 1990, Palmi
Giuseppe Zampogna, 1954, Gioia Tauro
Antonio Demetrio Zema, 1970, Reggio Calabria
Agrippino Marcello Santo Zimbone, 1961, Catania

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