Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria nella giornata di ieri hanno eseguito misure cautelari personali nei confronti di 36 soggetti (34 in carcere e 2 ai domiciliari) coinvolti in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta, nonché perquisizioni e provvedimenti cautelari reali finalizzati alla confisca dell’intero patrimonio aziendale di n. 2 imprese e di beni e disponibilità riconducibili ai membri dell’organizzazione, fino alla concorrenza dell’importo di oltre 7 milioni di euro.
Nell’esecuzione, i finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, dopo aver circoscritto a Platì, un immobile dove con ogni probabilità era nascosto uno dei soggetti destinatari di misura, hanno richiesto il supporto specialistico dello Squadrone Eliportato "Cacciatori" dei carabinieri di Vibo Valentia, prontamente intervenuti sul posto, che hanno individuato all’interno dello stesso un vero e proprio bunker, dove il soggetto si era nascosto per sottrarsi alla cattura.
Rinomata è l’importanza del prestigioso Reparto dell’Arma, con sede a Vibo Valentia, che grazie alla capillare conoscenza del territorio e alla costante attività di osservazione, riesce fin da sempre a garantire difficili risultati operativi come la localizzazione e cattura di soggetti ricercati, spesso appartenenti alla criminalità organizzata e connotati da elevata pericolosità, tra i quali spiccano nei suoi oltre 30 anni di operatività, storiche catture di ‘ndraghetisti di elevata caratura criminale.
L’attività di servizio in rassegna testimonia l’importanza della sinergica collaborazione tra Forze di Polizia che, efficacemente coordinate dalla Procura Distrettuale reggina, operano efficacemente con professionalità e determinazione a contrasto delle organizzazioni criminali per garantire la sicurezza dello Stato e il rispetto della legalità a tutela della collettività.
Caricamento commenti
Commenta la notizia