Erano Tommaso Oliveri, 20 anni di Seminara (RC) e Rocco Lombardo, 24 anni, di Sinopoli (RC), le due persone che, indossando tute bianche, maschera e guanti, aprirono il fuoco, nell’ottobre del 2021, con pistole semiautomatiche, contro il portone d’ingresso e la saracinesca del garage di una donna, 'rea' di essere intervenuta per tentare una precedente lite tra giovani minorenni nei pressi della sua abitazione a Seminara, centro agricolo della Piana di Gioia Tauro. I due sono stati arrestati stamane nell’ambito dell’operazione "Nuove leve".
Il procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti e il sostituto Davide Lucisano hanno comunque chiarito subito, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sede del comando provinciale dei Carabinieri a Reggio Calabria, che «al momento non vi siano elementi di prova tali da configurare l’ipotesi di reato di associazione mafiosa». L’episodio che ha scatenato il grave atto di intimidazione, secondo quanto affermato dagli investigatori, è da ricollegare al «coraggio di quella donna, prima intervenuta per tentare di sedare gli animi durante un tentativo di aggressione subito da un vicino di casa, un uomo di 58 anni e dai suoi due figli minorenni, e successivamente di avere descritto i fatti ai carabinieri», subendo la successiva ritorsione.
«Ancora una volta - ha ricordato il procuratore Crescenti - l’uso delle tecnologie è stato di grande supporto, ed ha consentito, oltre che a fare luce sull'episodio, la facilità di fare rete degli indagati nell’acquistare armi, come i kalashnikov e stupefacenti. Una situazione criminale borderline - ha sottolineato il magistrato - ma che non consente ancora l’emergere di una prova associativa di tipo mafioso».
Nel corso della conferenza stampa, è emerso che il principale elemento del gruppo sia Tommaso Oliveri, ancora minorenne all’epoca dei fatti contestati, «una vera e propria giovane leva della criminalità locale». Con Oliveri, inoltre, sono finiti in prigione Rocco Lombardo, 24 anni, di Sinopoli; Michele Lombardo, 27 anni di Seminara; Gabriele Lombardo, 25 anni di Melicuccà; Fidia Mesiano, 21 anni, di Melicuccà; Elio Arcangelo Morfea, 28 anni, di Sinopoli, e Francesco Violi, 43 anni. Il Gip ha invece disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Oliveri, 32 anni, di Seminara, Angelo Lombardo, 37 anni, Giovanni Quaranta, di 21, e Samuele Quaranta, di 20 anni, originari di Cinquefrondi, di fatto residenti a Sinopoli. «Seppure non emerga la prova associativa a loro carico - hanno evidenziato - si tratta di personaggi comunque imparentati con appartenenti alla criminalità mafiosa».
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