Il giorno dopo la tragedia di Denise Galatà, la 18enne morta nel fiume Lao mentre faceva rafting in gita con la scuola, il sentimento che prevale a Polistena, Rizziconi e in contrada Manduca dove la ragazza abitava, è quello dell’incredulità e del dolore. Bocche cucite dalla scuola con la preside Francesca Maria Morabito che non vuole rilasciare dichiarazioni. Abbiamo però sentito le voci dei parroci don Nino La Rocca e don Pino De Masi e del sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo.
Don Nino La Rocca è ancora incredulo: "Una bambina prima e una ragazzina dopo a modo, semplice, umile che dava la sua disponibilità in qualunque occasione. Suonava in chiesa per accompagnare le funzioni, era sempre disponibile". Don Pino De Masi si rivolge invece ai ragazzi che sono rimasti, agli amici: "Ho visto tantissimi giovani con una sofferenza atroce e con tanta rabbia. Si chiedevano come fare la maturità senza Denise. Simili tragedie segnano la vita di tutti e anche nella tragedia va dato un senso a ciò che è accaduto. Bisogna stare vicino alla famiglia e ai ragazzi".
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