Brogli elettorali a Reggio. I cittadini: "Noi vittime del sistema, si torni al voto" - VIDEO
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"Per farsi votare a Reggio basta metterci una croce sopra, in tutto e per tutto". E' l'affermazione di un cittadino della città metropolitana di Reggio Calabria in merito alla questione dei brogli elettorali, evidenziata dalle tante inchieste di Gazzetta del Sud. Una questione che ha suscitato tanto clamore a livello mediatico e arrivata anche su Striscia La Notizia. Un'inchiesta che ha portato all'arresto di cinque persone (il consigliere comunale del Pd Antonino Castorina più altri quattro indagati). Tra gli indagati anche l'assessore Delfino. Una vicenda incredibile che ha suscitato ovviamente anche profondo sgomento tra i residenti della Città Metropolitana. Al di là delle simpatie e delle preferenze elettorali di ciascun individuo, il "Sistema Castorina" ha causato profonda indignazione tra i reggini che a gran voce ora chiedono di poter tornare nuovamente al voto. Perlomeno, è questo l'orientamento emerso dalle nostre interviste realizzate sul centralissimo Corso Garibaldi.
Un sentimento di rassegnazione
Ma, al di là della diatriba e delle schermaglie politico-elettorali, a regnare è un clima di sfiducia, quasi di rassegnazione nei confronti di una città meravigliosa, ma che vive in uno stato di profonda difficoltà legato non solo all'emergenza politica scaturita dallo scandalo dei brogli, ma anche ovviamente alla crisi economica ed ambientale con una città sommersa dalla spazzatura sia nel centro che nelle periferie.
Cosa pensano i reggini
"Ci si dovrebbe sentire offesi come esseri umani prima di tutto, e p0i come elettori - afferma un cittadino - laddove c'è gente che fa il proprio lavoro con onestà". "Di politica non me ne intendo molto - evidenzia una signora - ma il problema è che la mentalità non cambia mai e Reggio non potrà mai cambiare. Credo si debba tornare a votare, sono profondamente delusa perchè credevamo che qualcosa potesse cambiare. Reggio è una bella città, ma è all'abbandono e la cosa che più mi dispiace è che i giovani scappano via per questo stato di cose". "E' una cosa scandalosa - afferma un altro reggino - e non parlo di destra e di sinistra. Non avrei mai pensato si potessero spingere a tanto e secondo me bisogna andare a votare ed il sindaco potrebbe fare un passo indietro, ricandidarsi e vedere se ha la forza ed il seguito per guadagnare in credibilità e dimostrare la brava persona che si manifesta". Un gruppo di giovanissime ragazze esprime tutta la propria rabbia: "Non volevo neanche andare a votare - sottolinea una ragazza - e sappiamo com'è la situazione a Reggio, i brogli sono una cosa normale". "Non si può più stare qui a Reggio Calabria - afferma un'altra ragazza - una bellissima città rovinata, soprattutto con questi fatti che accadono da anni". "E' uno schifo - dichiara un altro cittadino - queste cose non devono succedere e questo consiglio comunale dovrebbe andare via". "C'è sempre poca chiarezza nelle cose qui a Reggio - esclama un'altra signora - e manca la professionalità in tutti i settori. Sta a loro risolvere le cose, noi purtroppo siamo vittime del sistema". Dal volto di una altro reggino traspare grande amarezza anche se non si sbottona: "Non sta a me giudicare, lascio alla magistratura il compito".
La riflessione del maestro grecofono Attilio Nucera
"I brogli elettorali qui si sono fatti sempre - sottolinea il maestro grecofono Attilio Nucera - però qui si è esagerato. Se ci sono stati dei brogli bisogna andare al voto, è l'unica cosa da fare. Questa cosa rimane e rappresenta un qualcosa di brutto per la città. Ma è mai possibile che a Reggio i politici sono tutti uguali? Io direi di sì".
"Hanno fatto più di quello che ha fatto Gesù. Mi sento un elettore turlupinato"
Un altro cittadino manifesta il proprio sentimento di delusione: "Secondo me dovrebbero dimettersi perchè hanno fatto più di quello che ha fatto Gesù. Hanno resuscitato quattro morti, Gesù uno. Onestamente che quattro morti hanno votato è una cosa strana. Mi sento turlupinato, al ballottaggio ho votato Falcomatà, ma dovrebbero avere l'orgoglio tutti quanti di dimettersi cominciando dall'opposizione".
"Si devono vergognare"
Un commerciante sta per alzare la saracinesca del suo negozio su Corso Garibaldi. Sta spazzando all'ingresso prima di aprire e ai nostri microfoni esclama. "Si devono vergognare...e basta. Si devono vergognare di quello che hanno fatto. Si deve tornare al voto subito, immediatamente".