Sarebbero state pilotate dalle cosche della 'ndrangheta di Reggio Calabria le accuse mosse da Nino Lo Giudice al magistrato Alberto Cisterna, ex procuratore aggiunto della Dna. Roberto Galullo, giornalista del Sole 24 Ore sul suo blog "Guardie e ladri", propone passi sia della lettera che un collaboratore di giustizia, Massimo Napoletano, di origini pugliesi, vicino di cella di Lo Giudice, che ha raccolto sue confidenze in proposito, ha inviato allo stesso Cisterna nel gennaio 2012, ma mai giunta a destinazione, e sia del verbale di interrogatorio cui lo stesso pentito è stato sottoposto il 2 dicembre del 2011.
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