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Dall'esame del Dna
l'identità del cadavere

Indagini a tutto campo per fare luce sul ritrovamento del cadavere carbonizzato nelle campagne di Serro Valanidi, periferia collinare sud della città. I carabinieri della Compagnia cittadina, che operano sotto le direttive del capitano Pantaleone Grimaldi, e dei militari della Stazione di Rosario Valanidi, diretta dal maresciallo Antonio Fazio, continuano a lavorare seguendo diversi profili investigativi.
Il primo passaggio è legato inevitabilmente agli esiti dell’esame dei resti del cadavere. Tecnicamente non è possibile effettuare la tradizionale autopsia, ma l’identità della vittima è legata ai riscontri dell'estrapolazione del Dna. Un lavoro molto impegnativo che è stato affidato all'èquipe medico-legale coordinata dal dottore Trunfio.
Dna che finirà nei laboratori degli specialisti del Ris di Messina, il cui responso dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. In attesa del verdetto, i carabinieri, che stanno operando gomito a gomito con il sostituto procuratore Roberto Di Palma, proseguono le indagini con un monitoraggio discreto e riservato sulle piste investigative sotto la lente di ingrandimento.

 

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