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Omicidio Maria Strangio,
si astiene un altro giudice

Nuova impasse al processo d’appello al presunto “baby killer” di Maria Strangio, la donna uccisa nel corso della strage di Natale del 2006, che di fatto ha riaperto la faida di San Luca tra i Pelle-Vottari ed i Nirta-Strangio. Visti i diversi procedimenti penali attraverso i quali sono state suddivise le indagini della Procura distrettuale, attraverso carabinieri e polizia, contro le  consorterie sanluchesi, sussiste un problema di compatibilità per diversi magistrati giudicanti di Reggio Calabria. Dopo l’intervenuta ricusazione della difesa e la contemporanea rinuncia del dottor Francesco Petrone, quale componente del collegio giudicante della Corte d’appello di Reggio Calabria, ieri i magistrati reggini (presidente Campagna, a latere Bandiera e Costabile), si sono astenuti dal presiedere il processo, per rilevata incompatibilità, che non consente di aprire l’istruttoria dibattimentale, rinviando il processo al 5 marzo, in attesa di una pronuncia del primo presidente della Corte.

 

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