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tribunale reggio calabria

Processo “Azzardo”, la parola ai difensori. Un compito tutt’altro che facile per il collegio difensivo delle tre persone sul banco degli imputati: Gennaro Gennarini, Vincenzo Nettuno e Terenzio Minniti, tutti ritenuti nell'orbita della cosca Ficara-Latella che opera nei quartieri a sud della città. Pesante è stata infatti la richiesta di condanna avanzata dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Stefano Musolino, al termine della requisitoria. Dieci anni di carcere a testa e una multa da 7000 euro.
Ieri davanti al Tribunale collegiale (presidente Olga Tarzia, giudici a latere Foti ed Aragona) è intervenuto l’avvocato Giuseppe Putortì, difensore di Gennaro Gennarini, sotto accusa per un tentativo di estorsione ai danni di Gaetano Caminiti, gestore di una sala da giochi ubicata nella popolosa frazione Pellaro. Secondo la tesi sostenuta dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, anche Gennaro Gennerarini, insieme a Vincenzo Nettuno e terenzio Minniti, avrebbe tentato di far installare, sui computer della sala giochi gestita da Gaetano Caminiti, un software illecito per il poker online.

 

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