Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

I lavori sulla A3, insanguinati dalla faida Gallico-Bruzzese

 

Le faide portano  morte. Spesso, sono frutto di alcuni elementi imprescindibili: il controllo del territorio e i soldi. E quando ci sono questi due elementi in ballo «l’odio tra chi vuole predominare riesplode perché ci sono di mezzi i soldi, tanti soldi». Sono i legami di sangue con il territorio tra le ragioni per cui nascono le faide. 
È il quarto giorno di requisitoria del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Roberto Di Palma, nell’ambito del procedimento “Cosa Mia” dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Palmi, che traccia questo nuovo segmento. «Gli ‘ndranghetisti – ha evidenziato Di Palma – restano sul posto, sono tanti gli arresti che testimoniano questo fatto, perché necessitano del legame con la terra. Non vivono in alberghi di lusso ma in fetidi bunker sottoterra. È una scelta obbligata perché solo in questo modo possono esercitare il controllo». E la loro presenza coincide con la spartizione dei territorio di appartenenza, territori sui quali pretendono poi di aver il potere di scegliere, il potere di fare soldi in maniera illecita. 
«Proprio questa spartizione è venuta a galla in merito ai lavori che sono stati avviati per il V macrolotto dell’autostrada A3 Sa- Rc. 

Le faide portano  morte. Spesso, sono frutto di alcuni elementi imprescindibili: il controllo del territorio e i soldi. E quando ci sono questi due elementi in ballo «l’odio tra chi vuole predominare riesplode perché ci sono di mezzi i soldi, tanti soldi». Sono i legami di sangue con il territorio tra le ragioni per cui nascono le faide. È il quarto giorno di requisitoria del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Roberto Di Palma, nell’ambito del procedimento “Cosa Mia” dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Palmi, che traccia questo nuovo segmento. «Gli ‘ndranghetisti – ha evidenziato Di Palma – restano sul posto, sono tanti gli arresti che testimoniano questo fatto, perché necessitano del legame con la terra. Non vivono in alberghi di lusso ma in fetidi bunker sottoterra. È una scelta obbligata perché solo in questo modo possono esercitare il controllo». E la loro presenza coincide con la spartizione dei territorio di appartenenza, territori sui quali pretendono poi di aver il potere di scegliere, il potere di fare soldi in maniera illecita. «Proprio questa spartizione è venuta a galla in merito ai lavori che sono stati avviati per il V macrolotto dell’autostrada A3 Sa- Rc. 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia