Sono gli ultimi scampoli del procedimento di primo grado che fa riferimento all’operazione “Cosa Mia”, ma ancora qualche sorpresa sembrano poterla riservare. Seppure non si tratta di novità assolute, c’è ancora un po’ di sale in coda al maxi processo che vede imputati diversi soggetti, alcuni dei quali, considerati dagli inquirenti vicini alla cosca Gallico di Palmi ed a quella rivale dei Bruzzise, attiva in particolare nel territorio di Barritteri di Seminara.
È una carta che era stata già giocata in passato, senza fortuna, ma che sul finale di partita (la sentenza una volta conclusi gli ultimi interventi dei collegi difensivi dovrebbe arrivare nelle prossime settimane) ha deciso di giocarsi nuovamente il detenuto Domenico Gallico. Lo stesso ha fatto pervenire alla Corte d’Assise presso il Tribunale di Palmi (Silvia Capone presidente con a latere il togato Gaspare Spedale), una duplice richiesta depositata dall’avvocato Domenico Ceravolo.
Sono gli ultimi scampoli del procedimento di primo grado che fa riferimento all’operazione “Cosa Mia”, ma ancora qualche sorpresa sembrano poterla riservare. Seppure non si tratta di novità assolute, c’è ancora un po’ di sale in coda al maxi processo che vede imputati diversi soggetti, alcuni dei quali, considerati dagli inquirenti vicini alla cosca Gallico di Palmi ed a quella rivale dei Bruzzise, attiva in particolare nel territorio di Barritteri di Seminara. È una carta che era stata già giocata in passato, senza fortuna, ma che sul finale di partita (la sentenza una volta conclusi gli ultimi interventi dei collegi difensivi dovrebbe arrivare nelle prossime settimane) ha deciso di giocarsi nuovamente il detenuto Domenico Gallico. Lo stesso ha fatto pervenire alla Corte d’Assise presso il Tribunale di Palmi (Silvia Capone presidente con a latere il togato Gaspare Spedale), una duplice richiesta depositata dall’avvocato Domenico Ceravolo.
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