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Multiservizi, tutti
a casa con un pugno
di speranze

 Multiservizi, arriva l’ora del calo definitivo del sipario. Ma sul banco c’è il mancato accordo sui licenziamenti tra i sindacati e l’azienda. E la tensione su come ricollocare i 260 dipendenti e sulle procedure di riassorbimento nei servizi gestiti dai privati sale. Per affrontare la vicenda è stato convocato un vertice urgente mercoledì prossimo all’assessorato regionale al Lavoro. In quella sede i rappresentanti sindacali e il liquidatore che ha inviato già le lettere di interruzione del rapporto di lavoro discuteranno insieme ai vertici dell’organismo sulla strada da seguire. Fino al momento non si è arrivati ad un’intesa. Vale a dire nei 45 giorni imposti dalla legge per completare le procedure, le parti non sono riuscite a tracciare la strada d’uscita alle posizioni dei lavoratori. Adesso c’è il secondo tentativo che dovrà concludersi entro 30 giorni. E le parti dovranno cercare di raggiungere un’intesa dal momento che c’è in gioco il posizionamento dei lavoratori nei progetti della Regione. Adesso occorrerà capire oltre agli sviluppi sulla vicenda dei licenziamenti collettivi e quella successiva di gestione dei servizi. Il Comune ha suddiviso in due parti le attività affidate a Multiservizi; considera servizi di interesse generale la gestione delle reti stradali, la pubblica illuminazione, il controllo della segnaletica, la gestione delle infrastrutture degli arenili e delle spiagge, l’e s t e n s i one delle aree ed edilizia cimiteriale, gestione del pronto intervento sul territorio, gestione parchi e giardini; sono servizi strumentali, invece, la gestione degli uffici giudiziari, delle opere edili, dell’edilizia scolastica, del centro direzionale e degli impianti sportivi.

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