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Il Comune avrà
società in house

municipio reggio calabria 2

Un vertice per disegnare il percorso che “trasforma” le miste in società in house. I commissari di Palazzo San Giorgio hanno convocato ieri i rappresentanti dei lavoratori per calendarizzare i passaggi di questo iter che alimenta preoccupazioni e tensioni tra i lavoratori. E infatti nonostante le rassicurazioni i sindacati non hanno revocato lo sciopero di martedì quando incroceranno le braccia le maestranze di Leonia, Multiservizi ed Ecologia Oggi. 

L’auspicio è di trovare una soluzione condivisa per traghettare le due miste verso il porto più sicuro delle società in house. Sul fronte della Multiservizi i sindacati sono chiari: «Il Comune deve farci conoscere il progetto per la costituzione della società in house, i percorsi per far accedere i lavoratori alle legge 28, quindi ai percorsi formativi per il reinserimento e soprattutto le previsioni rispetto ai tempi» dice il segretario della Fit-Cisl, Giuseppe Larizza. Anche se la partita più importante si gioca «sul riassorbimento dei lavoratori nella società». Sul versante della Leonia i lavoratori ribadiscono la posizione espressa dall’assemblea: «Evitare il passaggio dei sei mesi alla società privata per la gestione del servizio e approdare direttamente alla società in house».

Un vertice per disegnare il percorso che “trasforma” le miste in società in house. I commissari di Palazzo San Giorgio hanno convocato ieri i rappresentanti dei lavoratori per calendarizzare i passaggi di questo iter che alimenta preoccupazioni e tensioni tra i lavoratori. E infatti nonostante le rassicurazioni i sindacati non hanno revocato lo sciopero di martedì quando incroceranno le braccia le maestranze di Leonia, Multiservizi ed Ecologia Oggi. 
L’auspicio è di trovare una soluzione condivisa per traghettare le due miste verso il porto più sicuro delle società in house. Sul fronte della Multiservizi i sindacati sono chiari: «Il Comune deve farci conoscere il progetto per la costituzione della società in house, i percorsi per far accedere i lavoratori alle legge 28, quindi ai percorsi formativi per il reinserimento e soprattutto le previsioni rispetto ai tempi» dice il segretario della Fit-Cisl, Giuseppe Larizza. Anche se la partita più importante si gioca «sul riassorbimento dei lavoratori nella società». Sul versante della Leonia i lavoratori ribadiscono la posizione espressa dall’assemblea: «Evitare il passaggio dei sei mesi alla società privata per la gestione del servizio e approdare direttamente alla società in house»Un vertice per disegnare il percorso che “trasforma” le miste in società in house. I commissari di Palazzo San Giorgio hanno convocato ieri i rappresentanti dei lavoratori per calendarizzare i passaggi di questo iter che alimenta preoccupazioni e tensioni tra i lavoratori. E infatti nonostante le rassicurazioni i sindacati non hanno revocato lo sciopero di martedì quando incroceranno le braccia le maestranze di Leonia, Multiservizi ed Ecologia Oggi. L’auspicio è di trovare una soluzione condivisa per traghettare le due miste verso il porto più sicuro delle società in house. Sul fronte della Multiservizi i sindacati sono chiari: «Il Comune deve farci conoscere il progetto per la costituzione della società in house, i percorsi per far accedere i lavoratori alle legge 28, quindi ai percorsi formativi per il reinserimento e soprattutto le previsioni rispetto ai tempi» dice il segretario della Fit-Cisl, Giuseppe Larizza. Anche se la partita più importante si gioca «sul riassorbimento dei lavoratori nella società». Sul versante della Leonia i lavoratori ribadiscono la posizione espressa dall’assemblea: «Evitare il passaggio dei sei mesi alla società privata per la gestione del servizio e approdare direttamente alla società in house».

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