Giusto un anno fa il Comune rescindeva l’one - roso contratto d’affitto e restituiva Villa Zerbi al proprietario. L’edificio era sotto la gestione comunale in forza di un contratto stipulato dall’Amministrazione Scopelliti e rinnovato nel 2010, per una cifra di circa 330mila euro l’anno. L’idea, decisamente suggestiva, era quella di recuperare la struttura e adibirla quale location d’eccellenza per ospitare manifestazioni, rassegne e eventi culturali. Cosa che di fatto è avvenuta con l’allestimento, tra l’altro, di alcune sezioni della Mostra internazionale di arte di architettura della Biennale di Venezia. Poi in tempi segnati in riva allo Stretto da una spending review feroce, la Commissione che governa Palazzo San Giorgio dall’ottobre dello scorso anno, dopo lo scioglimento del Comune per contiguità mafiose, ha deciso di tagliare la spesa dell’affitto per Villa Zerbi. Dopo un anno, della struttura simbolo della grande Reggio si torna a parlare quale sede per ospitare grandi eventi che hanno a che fare con arte e cultura. Stavolta, comunque, non c’è più di mezzo il Comune. Nei giorni scorsi, infatti, è stato raggiunto un accordo per la concessione alla Regione, a titolo gratuito per un anno, della struttura che impreziosisce la parte alta del Lungomare e si affaccia sul magnifico scenario dello Stretto.
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