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Aiutato a sparire
dopo la condanna?

 Irreperibile. Di Francesco Napoli, fresco condannato all’ergastolo per l’omicidio di Fabrizio Pioli, non si avrebbero più notizie da qualche giorno. A scoprire dell’allontanamento del 34enne di Melicucco i Carabinieri della locale tenenza, che erano andati a prelevarlo nella sua abitazione per condurlo in carcere dove deve scontare la pena dell’ergastolo con isolamento diurno di sei mesi. Gli uomini dell’Arma hanno dovuto, però, fare i conti con l’assenza del giovane che, forse intimorito da una condanna pesante che il Tribunale gli avrebbe potuto comminare, avrebbe pianificato di allontanarsi dalla sua abitazione facendo perdere le proprie tracce. La compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, guidata dal capitano Francesco Cinnirella, ha avviato da subito gli accertamenti del caso per verificare lo stato delle cose. Al momento, Francesco Napoli, risulterebbe irreperibile in quanto per delinearne lo stato di latitanza necessita un apposito pronunciamento degli organi preposti. Le indagini e le ricerche sono state avviate a tutto campo con il chiaro intento di assicurare il giovane alla giustizia. Non è proprio una novità una scelta indirizzata alla “sparizione” tra i soggetti accusati dell’omicidio di Fabrizio Pioli. Già Antonio Napoli, zio di Francesco condannato anche lui alla pena dell’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno, aveva fatto perdere le proprie tracce per circa un anno dal momento della sparizione del corpo di Fabrizio Pioli, salvo poi consegnarsi ai Carabinieri autoaccusandosi di quanto accaduto nel tentativo di discolpare i propri familiari e facendo ritrovare i resti del corpo senza vita del Pioli. Una circostanza che non lascia di certo tranquilli gli inquirenti ora impegnati nella ricerca di Francesco Napoli. Ricerche concentrate sul luogo di residenza e non solo. Al contempo si cercherebbe di capire se il giovane abbia potuto contare sull’appoggio di qualcuno per allontanarsi da Melicucco. Per quanto fino ad ora emerso, Francesco Napoli avrebbe fatto perdere le proprie tracce dopo la condanna all’ergastolo inflitta dai giudici della Corte d’Assise del Tribunale di Palmi. Il giovane, in seguito all’annullamento da parte della Corte di Cassazione dell’ordinanza di custodia cautelare spiccata nei suoi confronti, rispondeva infatti a piede libero di concorso in omicidio. Analoga decisione, nei mesi scorsi, era stata sancita sempre dalla suprema Corte nei confronti di Rosina Napoli. La donna, moglie di Antonio Napoli e zia di Francesco, era stata poi assolta dalla Corte d’Assise di Palmi, nonostante una richiesta di condanna a 22 anni di reclusione. Il quarto rappresentante della famiglia Napoli coinvolto nel processo per la morte del 38enne Fabrizio Pioli era Domenico Napoli, figlio di Antonio e fratello di Simona, condannato a 18 anni di carcere a fronte di una richiesta di condanna all’ergastolo.

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