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Uno dei migranti
ucciso da uno scafista

Sbarco di siriani a Crotone

È stato uno scafista a provocare la morte dell'immigrato il cui cadavere si trova a bordo della nave della Marina militare Virginio Fasan approdata stamattina nel porto di Reggio Calabria con 1.373 migranti a bordo. A riferirlo ai giornalisti è stato il comandante della nave, capitano di fregata Marco Bagni. L'immigrato è stato colpito con una spranga alla testa durante il trasbordo davanti la coste di Tripoli. L'uomo ha perso i sensi ed è morto poi durante il viaggio.

Il cadavere dell'immigrato ucciso, secondo quanto ha detto il comandante Bagni, sarà consegnato all'autorità giudiziaria di Reggio Calabria per gli accertamenti del caso. Bagni ha riferito che gli interventi di soccorso effettuati nel Canale di Sicilia dalla nave Virginio Fasan sono stati due rispetto ai sei complessivi condotti negli ultimi giorni nel Canale di Sicilia insieme ad altre unità della Marina militare, della Capitanerie di porto e ad una nave mercantile. Il comandante della Virginio Fasan ha riferito ancora che la Virginio Fasan, da un mese in missione nel canale di Sicilia nell'ambito dell'operazione Mare nostrum, ha recuperato, complessivamente, circa quattromila migranti. "Non appena saranno concluse le operazioni di sbarco che sono in corso a Reggio Calabria - ha concluso il comandante Bagni - faremo rientro nell'area delle operazioni, nel Canale di Sicilia".

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