Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Commissario ad acta per eseguire una sentenza che è già... esecutiva

Giustizia lumaca. Appare paradossale, infatti, pensare che ci sia una famiglia di Rosarno in attesa da ben 32 anni per un risarcimento. Trentadue anni sono trascorsi dal giorno di un terribile incidente avvenuto sulla provinciale Taurianova-Rosarno. Era il 4 maggio 1984 quando Angelo Ciremele, un angioletto di tre anni, mentre giocava ai margini della strada, veniva travolto e ucciso da un taxi che viaggiava a folle velocità. In quel tragico pomeriggio primaverile, la sagoma di una Fiat 125 era sbucata all'improvviso. L'impatto era stato tremendo. Il corpicino di Angelo era volato lontano dai suoi giochi e dalla vita. Oggi, a distanza di così tanto tempo da quel momento sconvolgente, la famiglia sta ancora aspettando che venga scritta la parola fine in una tormentata e interminabile storia processuale. Il mese scorso, aveva preso corpo l'illusione che si fosse giunti all'epilogo. E, invece, è giunta l’ennesima amarezza: decisione rinviata all'11 febbraio 2016. Come minimo, dunque, servirà ancora un anno. Come se non bastasse, in tempi recenti si è aggiunta un'ulteriore attesa: sul finire del 2011, infatti, la Corte d'appello di Catanzaro ha riconosciuto alla famiglia del piccolo Angelo il diritto al risarcimento. Ebbene, tre anni e mezzo non sono bastati per dare esecuzione a una sentenza... esecutiva. Nei giorni scorsi l'avvocato Giacomo Saccomanno, difensore di fiducia della famiglia Ciremele, ha presentato un'istanza per chiedere l’anticipazione dell'udienza fissata a febbraio prossimo. Il legale ricorda che il procedimento era iniziato con atto di citazione dinnanzi al Tribunale di Palmi del conducente della Fiat 125, B.C. e della Colombo Assicurazioni Spa (compagnia in liquidazione), notificato nell’ottobre 1985. Trascorrevano 11 anni per avere la sentenza di primo grado. Era il 26 marzo del 1996 quando il Tribunale deposita la propria decisione, determinando il risarcimento del danno in 80 milioni di lire, oltre rivalutazione monetaria interessi e spese di giudizio. La sentenza veniva appellata da B.C. In data 11 aprile 1997 la Corte d'appello reggina decideva il procedimento dichiarando la nullità del primo giudizio per mancata integrazione del contraddittorio nei confronti dell’impresa designata a seguito dell’intervenuta liquidazione della Colombo Assicurazioni Spa, e rimetteva gli atti a Palmi. Punto e a capo. Il 22 luglio 2002 il giudizio veniva riassunto in Tribunale e assegnato al giudice Antonio Salvati. Per avere la sentenza bis di primo grado bisognava attendere (ahinoi) altri 5 anni. Era il 7 luglio 2007 quando giudice rigettava la domanda e stabiliva la compensazione delle spese tra le parti. Veniva proposto appello. Dopo numerose udienze, la causa veniva mandata al 26 marzo 2015 per la decisione. Il giorno prima dell'udienza, però, la cancelleria inviava una pec, comunicando alle parti che il procedimento veniva rinviato d’ufficio all’11 febbraio 2016. Il tutto (incredibile ma vero) senza alcuna motivazione. Sei anni fa, attendendo una sentenza mai giunta, è morto Francesco Cirimele, padre del piccolo Angelo, duramente provato dall’esperienza di perdere un figlio in tenerissima età. Intanto, con ricorso del 3 agosto 2010 per denunciare l’eccessiva durata del processo, la famiglia Cirimele si rivolgeva alla Corte d'appello di Catanzaro che, con decreto del 20 luglio 2012, riconosceva l’immotivato ritardo e liquidava come indennizzo a Nicolina Gentile (madre del piccolo Angelo) 13mila euro e a favore di Donatella, Giuseppe, Luigi e Salvatore Cirinele (fratelli) 1.500 euro ciascuno, oltre gli interessi legali dalla data della domanda. Non avendo il ministero della Giustizia provveduto al pagamento, gli appellanti si sono rivolti al Tar di Catanzaro per ottenere la nomina di un commissario ad acta per la liquidazione degli importi. Sta di fatto che l’attesa continua. Si può ipotizzare che l'ultimo rinvio sia stato deciso per la mancanza di magistrati. C’è da chiedersi se certe decisioni vengono prese dando almeno un'occhiata al fascicolo. Come si fa a rinviare di un atro anno un giudizio pendente da una vita?

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia