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Bracconiere punta fucile
contro un forestale

Un arresto in flagranza per detenzione di arma clandestina e' stato eseguito dagli uomini del Nucleo Operativo Antibracconaggio dell'Ispettorato Generale (N.O.A) del Corpo Foestale dello Stato che stanno monitorando i territori della costa tirrenica reggina, ed in particolare quelli che vanno dall'estrema periferia sud del comune capoluogo fino a lambire Bagnara Calabra e Palmi. Cio' al fine di consentire la migrazione del falco pecchiaiolo occidentale (Pernis Apivorus), detto "Adorno", un uccello migratore che trascorre l'inverno a sud del Sahara per giungere nel periodo primaverile in Europa per la nidificazione. Si stima che siano circa 40.000 i pecchiaioli che passano da capo Bon e attraverso lo Stretto di Messina giungono, dopo un lungo viaggio, in Calabria sulla sponda reggina. Rispetto agli ultimi anni, in cui sembrava fossero drasticamente diminuite le attivita' di "bracconaggio", si e' registrato un sensibile aumento del fenomeno. Gli agenti forestali hanno pertanto compiuto nel territorio di Reggio Calabria un arresto in flagranza di reato di un uomo sorpreso mentre imbracciava un fucile la cui matricole erano state cancellate. L'uomo e' stato denunciato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata per avere puntato il fucile contro gli agenti.
  Conseguentemente l'arrestato e' stato accompagnato in carcere in attesa del giudizio di convalida della misura cautelare.
  Sono ancora ricercate due persone, coinvolte nella vicenda che, alla vista dei forestali, si sono date alla fuga. (AGI)

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