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In fiamme escavatore del presidente di Confindustria

In fiamme escavatore del presidente di Confindustria

I soliti ignoti ancora in azione. Dopo la testa di capretto consegnata al presidente del Parco d’Aspromonte, ieri notte malviventi hanno dato fuoco a un escavatore dell'impresa Aet Srl, di cui è proprietario il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea. L’incendio, di chiara matrice dolosa, è avvenuto in un cantiere privato di Mortara di Pellaro nella periferia sud di Reggio, dove l’impresa è impegnata nella realizzazione di un’opera privata. Il danno causato dal rogo è stato quantificato in circa 50mila euro. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri che conducono le indagini.

Un momento difficile per la città della Fata Morgana, vittima di una recrudescenza criminale che apre scenari inquietanti.

Immediata solidarietà è stata espressa dal direttivo di Confindustria Reggio Calabria: «Esprimiamo totale vicinanza al presidente Andrea Cuzzocrea. Si tratta di un episodio estremamente grave e inquietante che descrive con inequivocabile durezza i contorni dello scenario in cui sono costretti a operare gli imprenditori di questo territorio».

«L’impegno che la nostra associazione, sotto la guida del presidente Cuzzocrea, sta portando avanti con coraggio ormai da diversi anni – proseguono gli Industriali reggini – ha assunto quale principio ispiratore la necessità di un ripristino pieno della legalità come presupposto dello sviluppo economico. Principi di cui il presidente Cuzzocrea si sta facendo promotore e, siamo certi, continuerà a farlo con rinnovato vigore con un dialogo diretto e costante con gli amministratori locali e, più in generale, con un confronto attento con le varie espressioni della società civile. Un’azione di proposta e denuncia quella condotta dal presidente Cuzzocrea, intesa come efficace forma di contrasto e rifiuto categorico nei confronti di quella strategia criminale che negli ultimi tempi è tornata a funestare il territorio reggino. Conosciamo bene il presidente Cuzzocrea e sappiamo quanto creda nel lavoro che la nostra associazione, in tutte le sue articolazioni, sta conducendo. Per questo siamo convinti che questo triste episodio non arresterà lo slancio operativo che, faticosamente ma con convinzione, sta portando il sistema produttivo locale verso un modello il più possibile conforme a un contesto civile e libero da ogni forma di condizionamento mafioso. In tal senso ribadiamo piena fiducia e sostegno incondizionato alle forze dell’ordine e alla magistratura, il cui lavoro in questi ultimi anni ha prodotto risultati straordinari sul fronte della lotta alla ‘ndrangheta. Ma, al tempo stesso, siamo convinti che serva un’azione corale e incisiva da parte delle istituzioni e degli organi preposti, a livello locale e nazionale, per l’adozione di misure urgenti in grado di innalzare il livello di sicurezza e controllo del territorio».

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