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Omicidio a Montebello, un fermo

Omicidio a Montebello, un fermo

Ucciso a pochi passi da casa, probabilmente al culmine di un litigio per futili motivi. I colpi d’arma da fuoco sono rimbombati sul calar della sera, alla periferia del centro abitato di Fossato, frazione interna del comune di Montebello Ionico. Centrato al torace, a perdere la vita è stato Antonio Giuseppe Pizzichemi, 50 anni. A premere il grilletto - secondo la ricostruzione degli investigatori - sarebbe stato Giuseppe Tripodi, 51 anni, del posto, sulle cui tracce gli inquirenti si erano messi quasi subito, giungendo a fermarlo.

L’omicidio è avvenuto intorno alle 18,30 in località Mulino, una zona decentrata ma dove risiedono diverse famiglie. L’echeggiare delle pistolettate e le grida seguite hanno fatto scattare l’allarme. Una telefonata al 112 ha messo in movimento i carabinieri della stazione di Saline Ioniche e della compagnia di Melito Porto Salvo, giunti sul posto al comando del capitano Gianluca Piccione. A intervenire è stata anche un’ambulanza del 118 in servizio all’ospedale “Tiberio Evoli”. All’arrivo dei sanitari il cinquantenne dava ancora segni di vita: è stato caricato a bordo ma la corsa verso il nosocomio melitese si è interrotta una quindicina di chilometri più a valle. Esattamente all’altezza di “Indile”, località ubicata a un tiro di schioppo da “Tegani”, Antonio Giuseppe Pizzichemi è morto. Fermata ai margini della carreggiata con due gazzelle dei carabinieri a monitorare la situazione, in breve l’ambulanza è stata raggiunta da decine e decine di autovetture con a bordo parenti, amici e conoscenti del cinquantenne che volevano sincerarsi delle sue condizioni. Speravano in buone notizie, hanno dovuto prendere atto dell’amara realtà.

Sul fronte delle indagini, i carabinieri si sono dati da fare per mettere a punto la dinamica di quanto accaduto. La loro determinazione si è rivelata vincente. Secondo la ricostruzione effettuata sembra che Pizzichemi si fosse fermato a parlare con Tripodi. La discussione non è andata avanti a lungo, con i toni che si sarebbero gradatamente inaspriti. Verosimilmente al culmine dell’alterco tra le mani dell’assassino è spuntata una pistola. Qualche frazione di secondo più tardi il grilletto è stato premuto ripetutamente e la tragedia si è materializzata. Centrato in parti vitali Pizzichemi, titolare di un frantoio attivo fino a qualche mese fa, sposato e padre di una bimba, è stramazzato al suolo, mentre il suo antagonista si è dato alla fuga. Raccolti gli elementi necessari, i militari si sono messi alla ricerca del presunto assassino. Controlli sono stati eseguiti in diversi punti del centro abitato. In serata l’arresto. Gli uomini del capitano Piccione sono riusciti a individuare il presunto responsabile, rintanato nella sua abitazione. All’origine dell’accaduto potrebbero esserci motivi economici.

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