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Nella tendopoli anche una “casa” a luci rosse

Nella tendopoli anche una “casa” a luci rosse

Gioia Tauro

Più di cento uomini tra agenti di Polizia e Carabinieri, che hanno agito con l’ausilio dei colleghi del Gruppo cinofili e col supporto di un elicottero, sono stati impegnati ieri in un lungo controllo alla tendopoli di località “Focolì” di San Ferdinando che ospita oltre mille immigrati quasi tutti provenienti da Paesi del Nord Africa impegnati nelle aziende agricole della Piana.

L’operazione iniziata all’alba e che si è conclusa nel tardo pomeriggio di ieri ha consentito alle forze dell’ordine di scoprire che all’interno della tendopoli una baracca era utilizzata come una vera e propria “casa d’appuntamento” ovvero era attrezzata di tutto punto per consentire rapporti sessuali.

Al momento dell’irruzione compiuta congiuntamente da poliziotti e carabinieri nella baracca si trovavano cinque giovani tutte, tutte provenienti da Paesi africani, presumibilmente in attesa di clienti. E c’è la fondata certezza che la stessa fosse frequentata anche da persone non ospitate nella tendopoli ovvero che arrivavano da altri posti.

Le stesse sono state trasferite al Commissariato di Gioia Tauro per accertamenti e per una “verifica” dei documenti in loro possesso.

Altri venti immigrati sono finiti invece in Commissariato perché privi di documenti o perché forniti di documenti presumibilmente contraffatti.

Un giovane ghanese, invece, è stato arrestato perché trovato in possesso di sostanza stupefacente destinata allo spaccio ed è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della Compagnia dei carabinieri a disposizione del Sostituto di turno della Procura della Repubblica di Palmi per i provvedimenti di competenza.

Del giovane arrestato non sono state fornite le generalità così come non sono state fornite notizie sul tipo di droga trovata in suo possesso.

I controlli congiunti degli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, guidati dal Vicequestore Trotta, e dei carabinieri della Compagnia agli ordini del capitano Lombardo, proseguiranno nei prossimi giorni con l’obiettivo di procedere alla identificazione di tutti gli “ospiti” della tendopoli e per procedere ad una sistematica perquisizione finalizzata alla scoperta di armi improprie e di sostanze stupefacenti.

L’indagine

Tra i nodi che gli investigatori di polizia e carabinieri si stanno trovando a dover sciogliere c’è anche quello del “tipo” di clientela di questa inusuale casa di appuntamenti scoperta nella tendopoli che ospita in questo momento un migliaio di migranti.

Il sospetto forte degli investigatori, infatti, è quello che gli incontri a pagamento coinvolgessero anche persone che non sono ospitate all’interno della tendopoli.

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