Il sindaco Giuseppe Falcomatà nel ruolo di garante per un percorso di trasparenza, regolarità e legalità. Lo ha assunto rispetto a un gruppo finanziario, altrettanto regolare, trasparente e solido, che è interessato a rilevare la Reggina del presidente Mimmo Praticò. Reggio, dunque, come Milano, Roma, Udine. Obiettivo prioritario del primo cittadino: offrire l’immagine di un’area urbana e metropolitana in cui gli investimenti possono aver luogo senza condizionamenti. Un messaggio positivo per attrarre capitali.
La premessa
La vicenda – nel cui merito Falcomatà non vuole entrare – al momento è ancora allo stato embrionale; tuttavia i contatti sono seri e sono già stati avviati. Prima di Pasqua ci saranno altri incontri. Non si perderà molto tempo, anzi in tempi rapidi si saprà se la questione potrà andare in porto o no anche per gli ulteriori riflessi. Non tanto o non solo business in ambito sportivo e calcistico, dunque, ma un progetto più complessivo che coinvolga lo stadio “Granillo”, il centro sportivo “Sant’Agata” e ulteriori strutture sportive.
La strategia
Non è una novità che ci siano alcuni gruppi imprenditoriali, sia nazionali che esteri, che vogliono acquistare società e investire nel calcio italiano. Chiedono a studi legali di intermediazione e “facilitatori” di interessi di attivarsi per vedere quali società siano in vendita, in toto o per quote. L’intermediario, blindato da un “patto di riservatezza”, svolge un’analisi prima di vedere i bilanci. Un’analisi su squadra, patrimonio calciatori, bacino di utenza e indotto, finalizzata a dare un consiglio agli interlocutori sulla fattibilità, o meno, dell’affare. Valutata la convenienza, solo in quel momento si apre la trattativa vera e propria. L’intermediario chiede di guardare i bilanci del club per avanzare una proposta oltre la quale non andare o, se giudicata improduttiva, mollare subito; ovvero per evitare un’eventuale asta fra società in competizione. Dall’inizio della trattativa alla fine non trascorre, di norma, troppo tempo.
L’interesse
Il gruppo economico interessato alla Reggina è intenzionato a risolvere tutto entro la fine di questo campionato, così da potere impostare anche l’attività per la stagione successiva. E il tutto ha avuto inizio la scorsa settimana. Il sindaco Falcomatà è stato contattato da un gruppo d’intermediazione con sede a Roma, che, anche per pregressi rapporti di conoscenza personale, informalmente gli ha chiesto d’intervenire non violando il “patto di riservatezza”. La Reggina è stata quindi chiamata e informata di quanto sta accadendo proprio dal sindaco Falcomatà. È in programma, nei prossimi giorni, un incontro congiunto con il presidente del Tribunale fallimentare Giuseppe Campagna e la Reggina anche per uscire dagli schemi di un clima da spy story che non fa bene a nessuno. Da puntualizzare che i Praticò si sono detti «disponibili» alla richiesta formulata da Falcomatà.
Parola di sindaco
«Innnanzitutto, noi dobbiamo portare a casa la salvezza – ci ha dichiarato il primo cittadino da tifoso a proposito della situazione generale della Reggina –, restare vicini alla squadra, mantenere la categoria e lottare per la maglia, stando sempre attaccati ai colori sociali. Il “Granillo” semideserto? Non credo sia un problema di categoria o di andamento della squadra. Intanto l’Italia sta ripartendo ma a Reggio gli effetti della ripresa economica si avvertono sempre dopo. Bisogna costruire fiducia, ricreare il feeling fra la Reggina, i tifosi e la città intera. Pure mediante i risultati, certo. Però nessuno può mettere in dubbio la passione e il lavoro che sta portando avanti il presidente Praticò. Questo dev’essere chiaro a tutti. La passione e l’entusiasmo sono sempre stati per i calciatori stimoli idonei a superare gli aspetti meramente tecnici in occasione di salti di categoria o salvezze sul campo».
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