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È una Reggina in decisa e prolungata frenata

Dopo le cinque vittorie consecutive sono arrivati due punti nelle ultime tre partite

Nel dopo Reggina-Portici nell’ambiente amaranto c’è stato spazio per l’annuncio di un nuovo arrivo e anche per le riflessioni di un momento tutt’altro che positivo. Ad aggregarsi alla squadra di Bruno Trocini è il centrocampista Cristiano Belpanno. Il classe 2004 arriva a titolo definitivo dal Catanzaro e si lega al club amaranto fino al 2025. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di esordire con i giallorossi in due gare di Coppa Italia di Serie C. Indosserà la maglia numero 36 e sarà un’alternativa under per la linea mediana. Non è ovviamente casuale il fatto che abbia la stessa età di Zucco, con cui potrà alternarsi qualora si scelga di piazzare nel settore nevralgico uno dei quattro under da schierare obbligatoriamente.
Gli altri due aspetti su cui porre l’accesso sono ovviamente la durata del contratto e il fatto che arrivi a titolo definitivo. Da un lato c’è la conferma che la società vuole lavorare nell’ottica di un finale di campionato all’altezza, ma anche e soprattutto in vista della nuova stagione. Dall’altro c’è anche la volontà di privilegiare operazioni che portino a Reggio Calabria giocatori di proprietà. Belpanno si unisce ad una squadra che è in difficoltà. Nelle ultime tre partite sono arrivati soltanto due punti e oggi, tra tutti i momenti non facili avuti, questo è probabilmente quello più difficile da digerire. Oggi c’è una frenata che è arrivata dopo cinque vittorie consecutive, il lasciapassare migliore per un futuro che avrebbe dovuto essere in crescita e senza l’involuzione che il campo ha rivelato.
La squadra non ha attaccanti all’altezza delle prime della classe e paga le assenze di Rosseti e Renelus. Ci può stare che perda con un Siracusa che è costruito meglio e che ha più giocatori in grado di risolvere la partita. Un po’ meno che si rischi di perdere in casa contro formazioni che occupano i bassifondi della classifica e che sono state costruite con budget inferiori. Quando si è arrivati oltre metà campionato e il tempo degli alibi è finito, si può anche iniziare ad ipotizzare che la questione sia anche tecnica. Non nel senso che il problema sia l’allenatore, ma rispetto alla possibilità che servano soluzioni diverse da quelle adottate. Trocini ha svolto un ottimo lavoro soprattutto nelle fasi emergenziali di questa stagione. Oggi però ci si sarebbe aspettata una “squadra” più pronta. Con Renelus e Rosseti probabilmente si sarebbero già viste strategie diverse, legate alla necessità di avere qualche over in più nelle zone più vicine alla porta. Quello che è stato Mungo contro il Portici e che avrebbe potuto essere Barillà, che nell’ultima gara ha invece giocato quasi da regista e lontano dalla porta. Una scelta anche figlia dell’assenza di Salandria e delle scelte ridotte a centrocampo. ma in una squadra che avrebbe bisogno del capitano quanto più vicino possibile all’area di rigore avversaria per far valere tiro, capacità di inserimento e senso del gol. Toccherà al tecnico adesso trovare gli incastri giusti, per una squadra che oggi non riesce a far valere la superiorità tecnica sugli avversari. A partire dalla gara in trasferta con il Licata, in programma domenica. Nonostante il tempo per preparare la gara sia poco, potrebbe esserci qualche novità.

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