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La Reggina ora ha un solo obiettivo

Trocini è riuscito nell’intento di salvaguardare i titolari, a parte Porcino che è acciaccato

Il pareggio con l’Igea Virtus ha mandato in archivio la stagione regolare per la Reggina. La testa è adesso al match con la Vibonese che segnerà l’inizio dei play off. Una sfida in cui si abbandonerà l’atmosfera da fine campionato che si è percepita nella gara di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli amaranto tornano al lavoro oggi al centro sportivo Sant’Agata. Nel match di domenica le scelte di Trocini sono state finalizzate a preservare quanto più possibile i calciatori in vista del primo turno della post season. Si può dire che la missione sia stata compiuta. I diffidati Rosseti e Barillà, non essendo stati impiegati, hanno scongiurato il giallo che gli sarebbe costato la squalifica. Con i playoff, tra l’altro, le diffide si azzerano. L’unico problema ha riguardato Porcino, ma la contusione subita dal calciatore parrebbe non destare preoccupazione La situazione generale è quella di un gruppo che sta bene.
Non è stato comunque un pomeriggio perfetto. Agli amaranto sarebbe servita una vittoria per far crescere la media punti, parametro che potrebbe essere importante nel caso in cui si creassero i presupposti per il ripescaggio. Tuttavia, c’è ancora il margine per potersi garantire il requisito principale per candidarsi in maniera significativa ad un eventuale ritorno in Serie C dalla porta di servizio. Vincere i playoff è infatti quasi una “condicio sine qua non” per accedere a quella che dovrebbe essere la prima graduatoria riservata alla squadre di Serie C nel caso in cui ci fosse margine per essere ripescati.
La Reggina deve superare i limiti mostrati in stagione per vincere a Vibo prima e poi eventualmente a Siracusa. Trocini e la squadra ci credono, perché la parabola ascendente a livello tecnico del gruppo genera autostima nella squadra. Si è ancora ad inizio settimana, ma è facile pensare che al Razza gli amaranto si presentino con la formazione che è diventata quella base nelle ultime settimane. Facile ipotizzare che siano destinati a trovare spazio tutti i calciatori utilizzati di più e che non hanno preso parte inizialmente al match con l’Igea Virtus. Il riferimento è ai vari Martinez, Girasole, Cham, Barillà e Rosseti. Un numero così consistente di punti fermi fuori dalla formazione fa sì che i giudizi sulla prestazione offerta a Barcellona lascino il tempo che trovano. A Vibo avere solo un risultato a disposizione non cambierà inizialmente le prerogative di una squadra che nelle ultime dieci gare ha conquistato ventidue punti, frutto di sette vittorie, un pareggio e due sconfitte. Una delle quali è arrivata proprio al Razza.
Nello stesso range di gare, però, i rossoblù hanno comunque ottenuto tre punti in meno degli amaranto. Un dato da cui la squadra può attingere le motivazioni per comprendere che quella brutta prestazione a Vibo è stata frutto di una partita vissuta con troppo timore e non gestita al meglio dopo un discreto inizio.

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