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Reggina e Pellegrino, le strade si separano. Bonanno amplia le sue mansioni

Divergenze sulla programmazione per il futuro. Il direttore sportivo amaranto lascia il suo incarico come si era paventato nei giorni scorsi

Maurizio Pellegrino non è più il ds della Reggina e da oggi si apre un nuovo capitolo del progetto amaranto. Una circostanza in cui i tifosi sperano di vederci chiaro al più presto, individuando da subito le linee strategiche del club. La notizia era nell’aria da qualche settimana e semplicemente in attesa di ufficialità dal tardo pomeriggio di martedì. Era stato quello il momento dell’ultimo incontro tra il ds e la società in cui si è preso atto dell’impossibilità a proseguire sulla stessa strada. Una circostanza che ha avuto come conseguenza le dimissioni dell’ormai ex dirigente amaranto. Tutto è stato formalizzato nella giornata di ieri.

Nel breve comunicato diffuso dalla società, il club ha ringraziato il direttore «per il lavoro svolto, augurando le migliori fortune personali e professionali». I saluti di Pellegrino sono arrivati attraverso il suo profilo social. “Grazie Reggio” è la scritta apparsa in un post. «Un ringraziamento sentito – ha scritto l’ormai ex direttore sportivo amaranto – a tutte le persone che lavorano duramente ogni giorno per la Reggina , a tutti gli sportivi che mi hanno accolto e rispettato come uomo e come professionista, alla città di Reggio Calabria , ad un mio caro amico. Grazie di vero cuore».

Parole signorili che, al di là dei giudizi sull’operato del professionista, sono fedeli testimoni di una persona che, pur spesso nel mirino della critica, non ha mai alzato i toni o usato parole improprie. Lascia una squadra che, in teoria, potrebbe essere la base per essere rafforzata con giocatori in grado di farle fare il salto di qualità e vincere il campionato. Un gruppo che è cresciuto strada facendo, costruito nella scomoda posizione di dover fare mercato a settembre con il mercato chiuso e tutti i migliori giocatori di D già accasati.

La rosa è stata costruita pescando under interessanti (quasi tutti di proprietà) e soprattutto facendo leva sul vantaggio di trovarsi a Reggio. Un aspetto evidenziato dall’idea di puntare su tanti reggini e soprattutto su diversi calciatori provenienti dal settore giovanile amaranto. Non tutto è stato perfetto. Le più di dieci giornate iniziali senza una punta centrale, la non eccezionale vena realizzativa di Rosseti e Bolzicco restano lacune che la squadra non è riuscita a colmare. Forse, considerate le premesse, era difficile fare meglio d una finale playoff persa a pochi minuti dalla fine. Anche perché a gennaio, con il primo posto ormai irraggiungibile, il mercato è stato sviluppato con una strategia conservativa.

Perchè Pellegrino va via? Alla base della frattura ci sarebbero divergenze sulle strategie in vista del prossimo anno. L’ex ds, tra l’altro, aveva sempre detto di essere in una società che aveva le potenzialità per programmare bene il futuro. Segno che la mancata intesa potrebbe riguardare soprattutto i punti su cui potenziare la squadra.

Chi resta è, invece, Pippo Bonanno. Il direttore dell’area tecnica ha fatto il ds già a Catania in Serie A, ma dovrebbe mantenere il proprio ruolo con un allargamento della mansione. Da una vita nel calcio, è un uomo che ha la capacità per gestire il mercato. Possibile che non arrivi nessun altro ds.

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