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Reggina, un mercato a carte... coperte

Iniziano a essere più netti i profili degli elementi che dovranno andare via perché non rientrano nei piani tecnici

Dicendo che a Reggio Calabria non c’è un clima di grande euforia si utilizza un eufemismo. Mentre si viaggia verso la fine della prima metà di luglio, la Reggina non ha ancora centrato quei colpi di mercato in grado di accendere l’entusiasmo della piazza e aumentare la percezione di forza della rosa che sarà a disposizione di Rosario Pergolizzi. Il tempo c’è ancora, ma per il momento si incassa una risposta che rischia di essere fiacca in termini di abbonamenti quantomeno nella prima fase. La società continua a lavorare sui colpi in entrata, ma pare farlo con due caratteristiche che la hanno accompagnata sin dal suo insediamento.
La prima dà l’idea di essere una certa attitudine a lavorare facendo in modo che gli obiettivi non si scoprano. Giocare a carte scoperte è un rischio sempre alto, sia nel potere di trattativa che nella possibilità che altri possano insidiarla nella corsa agli obiettivi importanti. È andata così per Barranco, uno dei migliori realizzatori di tutta la D nella passata stagione che la Reggina ha ingaggiato lavorando in silenzio. L’altra caratteristica pare essere la tendenza a ponderare molto le decisioni o comunque a condurre trattative che durano molto. Servirono cinque giorni prima che, dopo la scelta del sindaco facente funzione Brunetti l’8 settembre 2023, La Fenice Amaranto annunciasse Trocini come nuovo allenatore e solo il 16 il primo acquisto, ossia Mungo.
Quanto alla rosa, cominciano a emergere indizi sui calciatori che sono in uscita. A destra, (difensiva o a tutta fascia), la Reggina punterà sugli under. Sono destinati dunque a partire Dervishi (un 2003 che non rientra più nella categoria) e Parodi. In quella posizione può tornare di moda il nome di Martiner, tornato alla Pro Vercelli dopo il prestito. L’ex amaranto è un classe 2005, la stessa annata a cui appartiene chi si giocherà il posto a sinistra (Cham e Malara). L’ipotesi diventerebbe ancor più plausibile qualora per la porta si iniziasse a valutare l’opportunità di farci giocare un 2006. Una scelta che Pergolizzi ha già effettuato a Campobasso, impiegando tra i pali il più giovane under in campo per la scorsa annata (il 2005 Esposito). Lui e Del Bello (2004, l’anno scorso alla Vibonese) restano sotto osservazione. Se arrivasse uno dei due, il 2006 andrebbe ovviamente collocato altrove (a destra?).
C’è un po’ di traffico al centro della difesa: ad Adejo, Girasole, Ingegneri e Zanchi (che può diventare un uomo chiave nel passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2) si dovrebbe aggiungere Bonacchi, reduce dal campionato vinto a Campobasso con Pergolizzi. Kremenovic è in uscita.
Arriveranno diversi under e si aspetta l’ultimo tassello di spessore a centrocampo, ma è in attacco che la tifoseria desidererebbe grandi colpi. Tra gli attaccanti a disposizione Marras è destinato ad andare via. Su Rosseti saranno fatte valutazioni in ritiro. Dopo Barranco sono comunque attesi almeno due rinforzi di spessore (uno sarà un attaccante centrale) ad un reparto che ha anche Provazza e Renelus.

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