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Reggina, la prima tappa a Barcellona. Appuntamento alle 16 al “D’Alcontres”

Al via la stagione con l’ostica sfida al “D’Alcontres-Barone” contro l’Igea Virtus. Partire col piede giusto è la missione. Pergolizzi: «Esperienza, professionalità e impegno per affrontare il primo giorno di scuola»

Finalmente si parte. Dopo il successo nel derby di Coppa Italia, grazie ai gol di Giuliodori e Barranco, la Reggina proverà a superare in trasferta l’Igea Virtus. Appuntamento alle 16 al “D’Alcontres”. Previsto il pubblico delle grandi occasioni. Ieri, come in ogni giornata di vigilia che si rispetti, Pergolizzi ha incontrato la stampa al centro sportivo.

Il tecnico è apparso motivato e deciso a cominciare la stagione col piede giusto: «Per noi il match di domani (oggi ndc) sarà come il primo giorno di scuola. Si preannuncia una gara ostica che ci auguriamo di vincere. Il campionato è difficile e ne siamo consapevoli. Sappiamo di avere parecchie responsabilità. Gli incontri vanno affrontati con esperienza, professionalità e impegno».

Mancheranno gli squalificati Porcino, Barillà e Barranco. Tre assenze pesanti che però non hanno tolto il sonno al condottiero palermitano: «Ho una rosa di spessore e chi li sostituirà farà sicuramente bene. E’ chiaro che si tratta di elementi importanti pronti comunque a rientrare la prossima domenica. All’interno del gruppo c’è una sana competizione e sono soddisfatto di poter allenare determinati tipi di calciatori. Mancherà anche Rajkovic, non perché sia infortunato, ma per la non ottimale condizione fisica. Non è ancora al cento per cento e presto lo sarà».

C’è la possibilità che i tre nuovi partano dall’inizio? L’allenatore siciliano ha risposto così: «Verranno convocati, anche se hanno necessità di mettere minuti nelle gambe. Qualcuno di loro potrebbe venire inserito nell’undici titolare. A tal proposito, sto valutando diverse situazioni. Vedremo cosa deciderò e che modulo adottare. A prescindere da tutto, mi sento gratificato di poter lavorare con ragazzi del genere. Per me è un onore essere rientrato a Reggio, città che mi ha regalato tante soddisfazioni».

Sui campi sintetici che spesso si trovano in serie D ha aggiunto: «Nessun problema, conta lo spirito di adattamento. Se un attaccante è forte segna su qualsiasi terreno». Organico troppo numeroso? Ecco la puntualizzazione: «Mi bastano 25-26 giocatori. Chi resterà si dovrà rendere conto che rischia di finire in tribuna. Ho sempre pensato che per arrivare in fondo ci vorrà il contributo di ognuno di noi».
Sette giorni fa la Reggina si è espressa con intensità nei minuti iniziali, poi ha avuto un calo dovuto anche al caldo intenso: «Quella della prima mezz’ora è la squadra che vorrei sempre vedere, ma presto saremo al massimo. Servirà un po’ di tempo e la flessione era prevedibile».

Chiusura sui tifosi: «Saranno presenti anche a Barcellona e ne siamo felici. Averli accanto ci dà entusiasmo». In effetti la sera di Piazza Castello si è ricreata la magia. Il pubblico ha acclamato gli amaranto con sciarpe e bandiere. I rappresentanti della Sud seguiranno la Reggina anche nella trasferta barcellonese. Contro la Scafatese la Curva, salvo sorprese, dovrebbe andare verso la riapertura. Da Palazzo San Giorgio filtrano sensazioni positive.

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