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Reggina, è stato un viaggio all’inferno e ritorno

La squadra di Trocini ha rischiato il tracollo, ma grazie ai suoi big è tornata in piena corsa

Viaggio all’inferno e ritorno nell’ultima domenica della Reggina. Senza la rimonta da 0-2 a 3-2 gli amaranto sarebbero quinti e a meno sette dalla prima in classifica. La reazione d’orgoglio della ripresa ha, invece, li ha rimessi subito in corsa che hanno addirittura accorciato dalla vetta (adesso a -4). Le contingenze, dopo quindici partite, fanno anche spazio ad un’evidenza: a fare la differenza tra la capolista Siracusa e la Reggina è soprattutto un palo colpito al De Simone. In quella gara particolarmente brutta e avara di emozioni, i reggini persero di misura e su rigore. Se quella spaccata di Ragusa, a pochi minuti dal novantesimo, avesse avuto più fortuna, oggi la differenza tra le due squadre in classifica sarebbe di una sola lunghezza.

Nessuno sa ovviamente come sarebbe cambiato il campionato da quel momento in avanti, ma è un presupposto che serve alla Reggina per acquisire consapevolezza della propria forza. Una caratteristica che il gruppo sembra perdere nel momento in cui si lascia andare a prestazioni come quella del primo tempo contro il Locri. Prendere gol e sparire dal campo non è accettabile per una squadra che avrebbe il potenziale per ribaltare uno svantaggio contro qualsiasi avverario. Il campionato fino ad ora sta dicendo che non ci sono squadre schiacciasassi. Neanche quelle che, per organico, sembravano più abituate – anche più della Reggina – ad un campionato di vertice in D. L’ambizione in riva allo Stretto è che possa diventarlo con quel processo di crescita che potrebbe arrivare dal recupero di tutti gli infortunati e da innesti che sembrano necessari per provare il sorpasso sulla concorrenza. Anche perché non bisogna dimenticare che l’unico obiettivo che renderebbe la stagione positiva è arrivare primi.

Si attendono nomi importanti, insieme ad altri colpi mirati e di categoria. Pochi innesti, ma giusti per compensare quello che manca (soprattutto in attacco). Contro il Locri ha esordito Grillo, arrivato senza particolari clamori. Il calciatore ha dimostrato una discreta duttilità partendo da esterno offensivo, per poi spostarsi sulla trequarti. Non è atteso come un uomo che, pur avendo tanta C alle spalle, può spostare gli equilibri, ma è sicuramente un calciatore che ha dinamicità, intelligenza tattica e allarga il ventaglio di opzioni di Trocini. Una tipologia di giocatori preziosi che, per intendersi, riescono a valorizzare le giocate degli altri. Se la Reggina ha battuto il Locri è anche perchè la differenza l’hanno creata i big: Barillà (assist e gol) e Ragusa (protagonista di una giocata strepitosa in occasione del gol vittoria) Messa in archivio l’ultima sfida, è già tempo di pensare al prossimo impegno di campionato in casa del Castrumfavara. La squadra riprenderà oggi ad allenarsi alle ore 14.30 al centro sportivo Sant’Agata. Le sessioni di giovedì e venerdì si svolgeranno a Campo Calabro, prima della rifinitura di sabato 14 che si terrà al centro sportivo ed a porte chiuse.

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